Cronaca

Interdizione Scavo-Ter, Tar respinge ricorso: la replica del gruppo Fotia

Scavoter Fotia

Savona. Arriva la risposta del gruppo Fotia alla notizia della sentenza nel merito, depositata dal Tribunale Amministrativo, che ieri ha stabilito “ricorso infondato e pertanto respinto”. Il ricorso avanzato dalla Scavo-Ter contestava l’adozione da parte della Prefettura di Savona del provvedimento interdittivo, in materia antimafia, che ha avuto la conseguenza di escludere il gruppo imprenditoriale dall’assegnazione di commesse pubbliche con conseguente contraccolpo finanziario e di credibilità dell’azienda.

Ricostruiscono così in un comunicato i legali di Donato Fotia, titolare della Scavo-Ter: “In linea di diritto, limitatamente al periodo giugno-ottobre 2012, il Tar Liguria da un lato sospendeva con ordinanza ad hoc l’applicazione della misura interdittiva antimafia e, dall’altro rinviava a giudizio nel merito (29 novembre 2012) la decisione. el contempo il 13 agosto 2012 il Tribunale di Savona respingeva con l’istanza della Dia di Genova di vedere sequestrati i beni”.

In termini giuridici la posizione viene così espressa nella nota: “A valutazione (novembre 2012) del Tar Liguria, non si ammette censura riguardo all’originario indirizzo operativo della Prefettura di Savona (21 giugno 2012) infatti nel Giugno 2012 e, dunque, prima e non dopo la sentenza del Tribunale di Savona (13 agosto 2012) e quindi prima della ierezione del provvedimento del sequestro di beni e proprietà personali – la Prefettura di Savona si è vista costretta per formale ruolo istituzionale, ad adottare la misura interdittiva in materia di assegnazione di commesse pubbliche preso atto di notizie di fonte Dia di Genova su asserito ‘inquinamento da mafia’, per altro mai accertato per tabulas: ipotesi che avrebbe potuto coinvolgere il gruppo Fotia. E’ del tutto ovvio che il Tar Liguria non ha né titolo, né investitura ad assumere il rischio per entrare nel merito accertativo dell’attendibilità o della inconsistenza di riferimenti investigativi, di cui la Dia Genova si assume integralmente la responsabilità di attribuzione a terzi, anche sotto il profilo della causale di danno che gli indagati possono rivendicare, a risarcimento”.

“Proprio alla luce della decisione del Tribunale di Savona il gruppo Fotia accoglie l’indirizzo imposto dal Tar Liguria di investire la Prefettura di Savona del riesame, urgentissimo, della propria originaria decisione interdittiva del 21 giugno 2012” specificano i legali.

“Sarà questa l’occasione per il gruppo Fotia sia di dimostrare non solo l’assoluta estraneità a qualsivoglia attività illecita, in sede di acquisizione e realizzazione di commesse pubbliche e di appalti sia per valorizzare l’invocata opportunità di censurare lo spregevole tentativo di diffamare il lavoro di dirigenti e maestranze, al fine abietto di favorire la concorrenza sleale e ricavare vantaggi” afferma Donato Fotia.

In conclusione, un “avviso” da parte della Scavo-Ter: “Ogni difforme lettura, interpretazione oppure integrazione dell’ordinanza del Tar Liguria del 29 novembre 2012 che si discosti per palese intento diffamatorio dalla letterale illustrazione fornita nel merito del presente comunicato stampa, da qualsiasi fonte provenga, sarà oggetto di querela ed azione risarcitoria dei danni, in competente sede giurisdizionale”.

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