Corte UE, “il pubblico deve decidere per insediamenti a grande impatto ambientale”

Vado Ligure stabilimenti

Vado L. “Il pubblico deve avere accesso alla decisione urbanistico-edilizia sull’insediamento di un impianto con un notevole impatto ambientale. La tutela del segreto commerciale non può essere invocata per rifiutare l’accesso”. Lo stabilisce un recente sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla trasparenza e partecipazione dei cittadini.

La Corte sottolinea che “nei procedimenti ambientali il pubblico interessato deve potervi partecipare sin dall’inizio, vale a dire dal momento in cui tutte le alternative sono ancora praticabili e tale partecipazione può avere un’influenza effettiva”.

“E a Vado Ligure allora…?” si chiedono i comitati e le associazioni di cittadini che si battono contro la realizzazione della piattaforma Maersk e del potenziamento della centrale Tirreno Power. “La sentenza dimostra che quanto avvenuto a Vado non è stato certo trasparente e partecipato e la volontà dei vadesi è stata stralciata”.

“La Corte sottolinea del pari che il pubblico interessato deve disporre di tutte le informazioni pertinenti sin dallo stadio del procedimento amministrativo di primo grado, anteriormente all’adozione di una prima decisione, purché esse siano disponibili alla data in cui si svolge tale fase procedurale. Tuttavia, il diritto dell’Unione non impedisce che il rifiuto ingiustificato di mettere a disposizione del pubblico interessato una decisione di assenso urbanistico-edilizio nel corso del procedimento amministrativo di primo grado possa essere sanato nel corso del procedimento amministrativo di secondo grado, a condizione che tutte le alternative siano ancora praticabili e che la regolarizzazione in tale stadio procedurale consenta ancora al pubblico di esercitare un’influenza effettiva sull’esito del processo decisionale”.

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