Cronaca

Comune di Savona contro la vecchina dei colombi: il braccio di ferro si conclude con uno sgombero

Savona - sgombero piccioni

Savona. Si conclude con uno sgombero il braccio di ferro tra il Comune di Savona e la vecchina che alimenta i colombi dal suo terrazzo tra via Martinengo e piazza Saffi.

Questa mattina, a bussare alla porta della donna (Elvezia C., 87 anni) sono stati gli agenti della polizia municipale con l’ordine di trasferirla in una struttura, sembra di Varazze, per il tempo necessario per effettuare la bonifica del suo appartamento “invaso” dai piccioni. Così, infatti, dispone l’ordine di sgombero e sequestro dell’alloggio sito al quarto piano del civico 8 di via Martinengo dove vive l’anziana (ordine firmato dal gip).

Sul posto, intorno alle 8,30, oltre alla municipale c’era anche una camionetta dei vigili del fuoco. Sono già state attivate opere di bonifica del cortile interno alla struttura.

Si è dunque deciso per la linea dura nel tentativo di risolvere una questione che si protrae da circa dieci anni che ha visto cittadini e animalisti schierarsi dalla parte della vecchina, proponendo anche soluzioni alternative, mentre alcuni condomini del palazzo in questione si sono mostrati esasperati per gli indubbi disagi portati dalla presenza dei volatili.

Questi ultimi, tempo fa, avevano scritto a Livio Di Tullio per segnalare una situazione invivibile con un centinaio di piccioni che si ritrovava qui per essere sfamato dalla signora, con il conseguente rischio degrado e sporcizia attorno allo stabile.

L’Enpa, a sua volta, aveva avanzato l’idea di consentire alla donna di dare da mangiare ai colombi in una zona del torrente Letimbro in corrispondenza del piazzale dell’ex stazione, lontano da case ed auto e quindi senza dare fastidio a nessuno. Proposta che, evidentemente, non ha convinto l’amministrazione comunale.

“La Protezione Animali savonese ricorda che se il Comune avesse ascoltato le sue proposte non si sarebbe arrivati a questo punto e vecchietta e vicini di casa forse avrebbero potuto tranquillamente convivere” si legge in una nota di questa mattina.

“L’ENPA aveva predisposto un economico progetto (1.250 euro) per attrezzare l’area vicino al Letimbro con mangiatoie e posatoi ma, come spesso accade a Savona, il Comune aveva rifiutato ogni dialogo, spendendo poi 20.000 euro per far uccidere ed analizzare 1.000 colombi di piazza Saffi per provare ciò che già si sapeva, che non sono un pericolo per la salute dei cittadini – si legge ancora nella nota dell’Enpa – Nel frattempo il solito incivile si faceva giustizia da solo, avvelenando una volta al mese decine di colombi del cortile, senza naturalmente che il Comune condannasse, come richiesto dall’Enpa, il comportamento criminale. Così è Savona, dove i problemi non si risolvono ma si portano a drammatiche – e costose – conclusioni”.

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