Alassio. La presidente dell’Associazione Albergatori Alassio, Stefania Vavassori Piccardo, ha scritto al sindaco Roberto Avogadro. Dopo le polemiche per il cambio di viabilità di corso Europa e via Roma e lo spostamento del mercato, questa volta le scintille sono sull’idea dell’ara crematoria.
“Le sue scelte ignorano totalmente le necessità e i desideri della categoria che rappresento, e vanno a peggiorare la già precaria condizione del turismo alassino, la principale fonte di sostentamento dell’economia cittadina” scrive al primo cittadino.
“A chi serve un forno crematorio? Chi ne trae beneficio? – si legge nella lettera – Non credo le casse della città perché, mi è parso di capire, che l’affitto della struttura sia ben esigua. Non le categorie turistiche visto il danno di immagine. Non l’ambiente visti i dati controversi sulle emissioni della ciminiera. Noi non critichiamo l’apertura della casa di riposo o del centro anziani anche perché prima o poi potremmo averne bisogno, ma è così necessario un forno crematorio?”.
“Sono tante le lamentele che si sento in giro: mancano i parcheggi, il molo è chiuso, mancano cinema e teatro, manca il depuratore… ma non ho mai sentito nessuno lamentarsi per la mancanza di un forno crematorio – scrive Stefania Vavassori Piccardo – La invito a ripensare bene alle vostre decisioni e alla strada che state intraprendendo perché questa è la via più sicura per soffocare definitivamente il turismo alassino. E noi albergatori, prima di pensare al forno crematorio, dobbiamo pensare a sopravvivere e a cercare di non far morire le nostre imprese”.