Cronaca

Stalking, lesioni e violenza sessuale: 13 anni di carcere per Giovanni Rapisarda

Savona - Tribunale

Savona. Tredici anni di carcere per stalking, violenza sessuale e lesioni personali aggravate nei confronti della fidanzatina poco più che ventenne: questa la condanna inflitta a Giuseppe Rapisarda, il savonese 24enne che, secondo l’accusa, era diventato da tempo l’aguzzino della propria compagna, costretta a subire violenze di ogni tipo.

Rapisarda era finito in manette nel maggio scorso dopo quello che, almeno secondo gli investigatori, era solo l’ennesima aggressione nei confronti della ragazza. Secondo l’accusa la relazione tra i due giovani sarebbe stata un crescendo di violenza, minacce (anche di morte) e danneggiamenti culminati quando lui l’avrebbe picchiata e poi segregata in una stanza di albergo perché i suoi genitori non la vedessero in quelle condizioni.

Stando a quanto raccontato dalla ragazza nella sua denuncia tutto avrebbe avuto inizio il 23 aprile scorso: lui, per gelosia, avrebbe picchiato la fidanzata nel garage di lei, poi l’avrebbe convinta a prendere una stanza in un albergo cittadino, in concomitanza con il ponte del 25 aprile, per far sparire i lividi.

Una volta tornati a casa però le violenze non si sarebbero fermate: c’è una nuova aggressione con la ragazza che deve ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale San Paolo, i quali le riscontrano un trauma cranico, la frattura del naso e la dichiarano guaribile in venticinque giorni. Dopo quell’episodio, quando lei decide di troncare la relazione, ci sarebbero state ancora le minacce e il danneggiamento della macchina della madre della ragazza.

Il verdetto per Rapisarda è arrivato alle 17,30 di ieri, dopo un’ora di camera di consiglio e quasi otto di udienza. Tredici anni dicarcere, quattro anni in più della richiesta del pm Ferro. Una sentenza “esemplare”, come chiesto in udienza dall’avvocato Franco Aglietto (parte civile con il collega Fabio Celentano).

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