Economia

Nel 2011 un centinaio i ricorsi all’Arbitrato bancario

banca

Liguria. Sono state circa un centinaio le pratiche sottoposte nel 2011 all’Arbitro bancario finanziario, lo strumento a disposizione di cittadini e aziende per risolvere le controversie che vede in campo anche le Prefetture, ma che è ancora poco conosciuto. E’ quanto è emerso oggi in un seminario in Prefettura con la Banca d’Italia, e proprio il ruolo del prefetto è stato al centro di una giornata di studi. La Prefettura, infatti, può intervenire con maggiore velocità in alcuni casi specifici, come la non erogazione di credito o l’inasprimento delle condizioni che possono apparire ingiustificate, carenti di informazioni, troppo lunghe nei tempo. In questi casi, quando le procedure appaiono meritevoli di approfondimento, vengono portate all’attenzione del Prefetto che può intervenire.

“Quello delle Prefetture è un ruolo delicato – ha detto il Prefetto di Genova, Giovanni Balsamo -, il rapporto tra mondo finanziario e impresa deve essere curato con attenzione e prudenza. Il Prefetto non fa altro che attivare uno strumento imparziale e indipendente, come l’arbitro bancario, che fa una valutazione oggettiva di come si sono sviluppati i rapporti tra banca e cliente. Mi aspetto il miglioramento dei rapporti nel mondo creditizio”. “Le problematiche riscontrate dai cittadini genovesi e liguri sono in linea con quelle italiane – ha spiegato Letizia Radoni, Direttore della Sede di Genova di Banca d’Italia – e riguardano principalmente il credito al consumo, le segnalazioni alla Centrale di rischio, la cessione del quinto o il diniego di affidamenti. I ricorsi presentati nel 2011 sono stati circa un centinaio, e si sono decisi con un 60% a favore dei ricorrenti”.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.