Economia

La “rivolta” in Rete di tre balneari in rosa: “Un blog per spiegare che non siamo una lobby”

proteste balneari

Liguria. Sono giorni importanti per i gestori degli stabilimenti balneari di tutta Italia e, ovviamente, anche per quelli della nostra costa. E c’è chi reagisce a provvedimenti e polemiche a modo suo. E’ il caso di tre balneari “in rosa” della Liguria che lanciano un blog ad hoc (http://donnedamare.wordpress.com/).

“Abbiamo assistito in questi giorni da parte di molte categorie ad una presa di posizione contro i balneari: li si addita, erroneamente, di essere una casta, di danneggiare l’ambiente attraverso cementificazione selvaggia, addirittura di costare all’Italia 650.000 € al giorno per la proroga quinquennale loro concessa” dicono Alessia Cepollina, Bettina Bolla, Vicki Ratto, che hanno deciso di rivolgersi alla Rete.

“L’idea del blog – spiegano – nasce con l’intento di denunciare la violenza perpetrata dal governo italiano nei confronti delle donne balneari che, a causa di un’errata applicazione della direttiva servizi, meglio conosciuta come Bolkestein, si vedono scippate del loro diritto al lavoro e giocoforza della loro dignità di donne e di madri. Il blog sarà un contenitore di storie di vita e avrà l’intento di dimostrare che i balneari non sono una lobby, ma bensì persone, escluse dal mondo del lavoro, che hanno dovuto inventarsi un’occupazione, investendo se stessi e il loro denaro in imprese che ora lo stato reclama”.

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