Cronaca

Finti poveri con abiti firmati, viaggi negli Usa e conti correnti a sei cifre: da Albenga a Savona, le Fiamme Gialle scovano i furbetti

Guardia di Finanza

Savona. La Guardia di Finanza di Savona continua ad effettuare controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, cioè su quelle erogazioni che i comuni destinano ai soggetti meno abbienti con dichiarazioni ISEE che attestano redditi inferiori a 10.000 euro annui.

Le Fiamme Gialle della provincia hanno sottoposto a un approfondito controllo un campione di 89 famiglie che avevano richiesto contributi in materia di canoni di locazione, trasporti pubblici, buoni mensa o rette per l’asilo nido.

Le attività ispettive hanno permesso di riscontrare l’insussistenza dei requisiti nel 60% dei casi, talvolta con situazioni paradossali, di famiglie che dichiaravano redditi pari a zero, ma manifestavano capacità contributive ben superiori alla media. Gli approfondimenti eseguiti, anche grazie alle indagini finanziarie, hanno permesso di rilevare ingenti proventi nascosti al fisco, patrimoni mobiliari e conti correnti a 6 cifre: un nucleo familiare poteva permettersi viaggi periodici negli Stati Uniti, di seguire i tornei del grande Slam di tennis e frequentare case da gioco, pur non corrispondendo alcuna retta per la frequentazione degli asili dei figli e senza pagare canoni di locazioni; in altri due casi i soggetti verificati hanno omesso di indicare nelle dichiarazioni ISEE il possesso di partecipazioni societarie per quasi 4 milioni di euro e titoli azionari per 200 mila euro.

In particolare, la famiglia che poteva permettersi viaggi oltreoceano che molti di noi possono solo sognare, tra Las Vegas, cascate del Niagara e New York, risiede ad Albenga e vanta – si fa per dire – 400 mila euro non dichiarati al Fisco. Si tratta di due quarantenni – lui broker di scommesse online e lei titolare di un negozio di parrucchiera ben avviato – che avevano ottenuto con l’inganno agevolazioni sulla retta dell’asilo e su contratti di locazione. Peccato che mandassero i figli all’asilo con un look degno del figlio di Briatore: scarpe di Prada e Monclair, giusto per non sfigurare.

Altri casi eclatanti sono quelli del pensionato (ex imprenditore dell’area savonese) che ha omesso di indicare nelle dichiarazioni ISEE il possesso di partecipazioni societarie per quasi 4 milioni di euro, e dell’imprenditrice del settore balneare tutt’altro che bisognosa, e che poteva contare su titoli azionari per 200 mila euro.

Sono state inoltre approfondite le posizioni di alcuni soggetti non comunitari che pur non dichiarando redditi, sono stati fermati dai finanzieri negli aeroporti o porti nazionali mentre tentavano di portare all’estero valuta per importi superiori a 10.000 euro. Tali informazioni, raccolte anche attraverso le banche dati, hanno permesso di segnalare 49 posizioni alla Procura della Repubblica, Prefettura ed ai comuni interessati per l’irrogazione delle sanzioni previste. Sono stati recuperati più di 500.000 euro sottratti a tassazione.

“L’obiettivo perseguito dalla Guardia di Finanza con questa tipologia di controlli è quello di garantire, ancor più in questo periodo di crisi, che le risorse disponibili siano impiegate a favore delle persone più svantaggiate secondo le norme vigenti” si legge in una nota delle Fiamme Gialle. E di far sì che i furbetti milionari la smettano di sottrarre contributi a chi ne ha davvero bisogno.

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