Albisola. “L’amministrazione comunale come da programma elettorale vorrebbe riqualificare le aree di via Casarino, ma il problema sono le aree Fac che bloccano l’intero progetto, visto che non si è riusciti a fare la delocalizzazione”. A dirlo Alessandro Milanesi della Uilcem-Rsu, che mostra il suo scetticismo di fronte all’ipotesi di una cooperativa per i lavoratori della storica azienda albisolese, con 140 lavoratori in cassa integrazione.
“Non e’ che in mancanza di un imprenditore la creazione di una cooperativa leverebbe le castagne dal fuoco all’amministrazione, che così potrebbe procedere alla riconversione abbandonando al loro destino gli operai Fac in un’impresa difficilissima? Gli operai dovrebbero mettere a rischio la loro mobilità o il loro TFR per lavorare? Questa sarebbe la soluzione che l’attuale classe politica comunale e regionale è riuscita a produrre?” si chiede Milanesi.
“Negli anni ‘90 le imprese artigiane nelle Albisole erano circa 40 ora ne sono rimaste se non erro 14. Questi dati sono molto significativi, anche la ceramica tradizionale albisolese sta’ scomparendo. Visto e considerato che la ceramica industriale e artigianale non sono incompatibili, non a caso negli anni molti artigiani si sono rivolti a Fac per cuocere e verniciare i loro prodotti, credo che la rinascita di una nuova Fac, con una nuova rete commerciale internazionale possa essere anche volano per rilanciare il nostro prodotto artigianale nel mondo. Le istituzione dovrebbero valutare per il rilancio della Fac anche di questo aspetto e pensare alla nuova Fac come a un polo della ceramica” conclude l’esponente sindacale.