Disabili, Pellerano (lista Biasotti): “La Regione riveda il tetto per l’accesso al fondo”

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Liguria. “Oltre il 27% dei disabili liguri, che fino a oggi avevano diritto ai contributi per le spese di assistenza, dal prossimo anno dovranno contare solo sul proprio portafoglio per vedersi garantita l’assistenza di cui hanno assoluta necessità”. Così Lorenzo Pellerano, consigliere regionale della lista Biasotti, interviene sulla riduzione del tetto Isee dagli attuali 40mila euro annui a soli 10mila, a seguito delle modifiche introdotte dalla delibera della giunta regionale dello scorso 28 settembre sui criteri di destinazione del Fondo di solidarietà per le persone con gravi disabilità nell’ambito del Fondo regionale per la non autosufficienza.

“L’abbassamento del tetto per avere diritto ai contributi – commenta Pellerano – è stato drastico e in un colpo solo si rischia di mandare sul lastrico centinaia di famiglie che già oggi fanno i salti mortali per dare assistenza ai propri familiari disabili. Ho già raccolto casi di persone che, per assistere un proprio parente disabile o anziano, saranno costrette a vendere la casa in cui vivono per far fronte alle spese. E ricordo che sugli oltre 60mila disabili registrati oggi in Liguria si sta abbattendo anche la scure dei tagli al trasporto. Una situazione che oggi sta quindi diventando insostenibile anche in seguito alla crisi economica che, dalle ultime stime della Caritas, vede l’11% delle famiglie italiane sotto la soglia di povertà”.

“Devo riscontrare che la drastica riduzione negli accessi al Fondo di solidarietà purtroppo rientra nell’ottica dei tagli lineari che questa Regione sta apportando in tema di salute e servizi sociali, senza tenere conto del reale rapporto tra costi e benefici, solo per fare quadrare i conti. Così facendo ci troviamo con una situazione sociale al limite del collasso: è impensabile scaricare tutti gli oneri sulle spalle delle sole famiglie, già messe a dura prova dai sacrifici richiesti per provvedere ogni giorno all’assistenza di un anziano o di un disabile, sia esso mentale o fisico. A dimostrazione di quanto la Regione abbia attuato una serie di scelte miopi che poco hanno valutato la reale situazione delle famiglie liguri è l’assoluta mancanza di coinvolgimento delle associazioni impegnate nell’assistenza di disabili, malati psichiatrici, anziani e tossicodipendenti. Tanto che un gruppo di famiglie di pazienti ospitati a Quarto nei giorni scorsi ha depositato l’impugnazione della delibera regionale che ha disposto l’abbassamento della soglia Isee , lamentando che non sia stata prevista alcuna forma di progressività. Da un giorno all’altro moltissime famiglie hanno perso del tutto una forma di sostegno su cui facevano affidamento” aggiunge il consigliere regionale.

“Purtroppo non è la prima volta che la Regione prende decisioni frettolose e poco sensibili verso la grave situazione delle categorie più svantaggiate. Ricordo il caso della messa in vendita, a fine dicembre, degli immobili dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto e la successiva “messa a gara”, come oggetti, per l’assistenza degli ottanta pazienti che vivono nella struttura. Dopo il nostro forte pressing, la Regione si è ravveduta ed è tornata sui propri passi, stralciando la gara e ripensando agli spazi da mantenere nelle strutture di Quarto dedicate ai pazienti, anche se mi risulta che lo sfratto al Centro Sociale di Quarto sia ancora esecutivo per il 31 dicembre 2012. Auspichiamo quindi che anche nel caso dei tetti Isee per l’accesso al Fondo di solidarietà per i disabili, questa giunta si renda conto di aver preso un abbaglio e riveda al più presto le proprie decisioni” conclude il consigliere Pellerano.

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