Economia

Benzinai, Vaccarezza aderisce alla petizione per la soppressione delle accise scadute

Code benzinai

Savona. “In occasione dello sciopero generale dei benzinai, indetto dall’11 al 14 dicembre, ho aderito alla petizione popolare per la soppressione delle accise scadute, iniziativa lanciata dai Benzinai Italiani Riuniti e dall’Associazione YouQ. I benzinai lamentano, inoltre, la crisi strutturale che da alcuni anni colpisce la distribuzione carburanti, mettendo a serio rischio le migliaia di piccole imprese di gestione”: a dirlo è il presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza.

“In questi giorni lo sciopero riaccende i riflettori su una protesta che vede le tasse dello Stato e le compagnie petrolifere sul banco degli imputati – continua Vaccarezza – Motivazioni condivisibili anche da chi, purtroppo, a seguito dello stop ai rifornimenti, subirà non pochi disagi come le lunghe code alle stazioni di servizio. Una condivisione, questa, per una protesta contro le tasse sui carburanti sempre più onerose e, in modo particolare, contro le innumerevoli accise il cui peso oggi incide per la metà del prezzo indicato”.

“Una serrata che è quindi, non solo a tutela di una categoria, ma di tutti i cittadini italiani. È incredibile come il Governo alzi le accise sulla benzina solo per necessità di cassa, preferendo metodi di prelievo direttamente dalle tasche dei cittadini piuttosto che metodi d’intervento su spese esagerate e sprechi. È inconcepibile che nel 2012 i cittadini debbano subire sottrazioni forzate in virtù di emergenze nazionali che risalgono addirittura alla Guerra d’Etiopia, alla crisi di Suez, al terremoto del Belice, e queste solo per citarne alcune delle innumerevoli. Noi oggi, come allora, subiamo indifesi il peso di questo passato: per 10 euro erogati 5,80 euro vanno allo Stato (accise più IVA), 4 euro alle compagnie, e solo 0,20 euro ai gestori degli impianti di rifornimento”.

“Un’imposizione per i gestori, un danno per i consumatori in virtù di una provvisorietà che nel tempo è rimasta parte integrante del prezzo dei carburanti. Le accise dovrebbero, a rigore di logica, essere applicate ad una realtà contemporanea che trae la sua legittimità da eque e giuste finalità. Perché allora non proporre e indicare una corretta soluzione per trasformare le accise, se non altro, in un’opportunità. Viviamo tempi dove i continui tagli annullano i servizi, decapitano la ricerca, l’innovazione, l’istruzione, la cultura. Queste sono le emergenze nazionali attuali e contingenti a cui far fronte. Gli scudi degli eventi del ‘900 sono oramai deposti, occorre ripartire e riformare affinchè a questa generazione sia consentito di avere un presente vivibile e un futuro su cui poter contare” conclude Vaccarezza.

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