Cronaca

Baracca del presepe vivente di Segno a fuoco: un déjà vu che riporta al terribile rogo di un anno fa

Vado L. L’episodio di ieri mattina, quando una delle baracche del presepe vivente è stata interessata da un incendio, deve aver avuto il sapore del “déjà vu” per tutti i cittadini di Segno che, probabilmente, hanno rivissuto l’incubo di un anno fa. Era infatti il pomeriggio della vigilia di Natale dell’anno scorso quando sulle colline di Segno e della Valle di Vado divampò un devastante rogo che per giorni ha minacciato anche le abitazioni.

Il bilancio del rogo di un anno fa fu devastante: oltre 400 ettari di macchia carbonizzati e trecento persone costrette a lasciare le loro abitazioni circondate dal fuoco. Le lingue di fuoco avevano cominciato a divorare la vegetazione intorno a Cunio e la Costrada Bassi, via Bixio, via Peluffo e l’ex via Batteria, quindi via Tedeschi. Il fronte, nella notte del 24 dicembre, aveva poi tracciato un circuito intorno a Campo Ferrato e Cima delle Rocche in alto, a ponente sino alle propaggini di Bric del Forno, a Piano e Ritano intorno all’abitato di Segno, con il nucleo a San Bernardo. Proprio di qui il primo falò ravvivato dal vento e incontrollato si era esteso, scavalcando il rio verso monte, dilagando senza sosta. Gli eventi erano precipitati quando avevano superato la sponda sinistra del torrente Segno e si erano inoltrato verso mare. Dal Campo dei Francesi, l’altopiano sullo spartiacque con Quiliano, sino a Ponte dell’Isola e poi sino a Sant’Ermete, dopo le 20 della vigilia il paese era già stretto nella morsa. La notte di passione era proseguita nel giorno di Natale, con i lanci d’acqua dall’alto di canadair ed elicotteri, il black out della corrente e delle linee telefoniche.

Il giorno di Santo Stefano non era stato da meno. Il circuito ardente aveva incluso, con innumerevoli fronti sparsi, la frazione di San Genesio estendendosi sino a Bossarino, con minaccia per la discarica del Boscaccio; aveva cinto l’area intorno a Bric Forni e al rio Calcinara; poi aveva contagiato anche la Valle di Vado e la zona industriale. Il fuoco, intanto, aveva già circondato Pian delle Strie. Poi finalmente, non senza difficoltà, l’incendio era stato domato. Erano quindi iniziate le operazioni di bonifica dell’area che erano durate per settimane.

Un vero e proprio Natale da incubo che gli abitanti di Segno volevano dimenticare. Ieri invece, con quello che probabilmente è un gesto doloso, lo spauracchio del fuoco si è riaffacciato prepotentemente tra le case della frazione vadese. Fortunatamente l’intervento dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme si propagassero e i danni del rogo sono stati limitati: è bruciata “solo” una baracca in legno e lamiera, che ospitava il forno e un grosso maglio, insieme a numerose statuine del presepe.

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