A Finale al via un mese di iniziative dedicate a Luigi Tenco

Luigi Tenco

Finale Ligure dedicherà oltre un mese di iniziative a Luigi Tenco, il grande cantautore scomparso nel corso del Festival di Sanremo del 1967.
Tanti gli appuntamenti in cartellone: una mostra (Ciao amore, ciao. Luigi Tenco, 1967), che sarà inaugurata nella Sala delle Capriate del Complesso Monumentale di Santa Caterina in Finalborgo il 22 dicembre 2012, un recital-tavola rotonda dedicato all’arte del cantautore il 20 gennaio 2013 (Un pomeriggio con Luigi Tenco), la prima nazionale (il 26 gennaio) dello spettacolo Luigi Tenco. L’ultima notte, scritto da Ferdinando Molteni e interpretato da Roberto Tesconi, e la pubblicazione del libro contenente il testo dello spettacolo da parte dell’editore De Ferrari di Genova. Alla tavola rotonda del 20 gennaio parteciperanno Patrizia Tenco, nipote di Luigi, e Shel Shapiro, presente al Festival di Sanremo del 1967. Sponsor delle iniziative è il Molo 8.44 di Vado Ligure.

Dal 22 dicembre al 27 gennaio 2013 sarà visitabile alla Sala delle Capriate la mostra “Ciao amore, ciao. Luigi Tenco 1967”, con dischi, giornali, cimeli, immagini e documenti. La rassegna presenterà anche alcune memorabilia: un prezioso e raro autografo e tanti documenti su quel tragico Sanremo. In programma per l’inaugurazione di sabato 22 dicembre un reading musicale con proiezioni e musica dal vivo nella saletta attigua la Sala delle Capriate (ore 17).

Domenica 20 gennaio 2013, alle ore 17, si terrà all’Auditorium di Santa Caterina la tavola rotonda “Un pomeriggio con Luigi Tenco”, con proiezione di filmati e interventi musicali dei Subbuglio! e della pianista Elena Buttiero. Previsto anche un intervento recitato di Roberto Tesconi. Ospiti speciali saranno Shel Shapiro, presente al Festival di Sanremo del 1967, e Patrizia Tenco, nipote di Luigi. L’incontro sarà condotto da Ferdinando Molteni.

Il 26 gennaio 2013, alle ore 21, andrà in scena all’Auditorium di Santa Caterina la prima nazionale dello spettacolo con musica dal vivo “Luigi Tenco. L’ultima notte”, inserito nel circuito provinciale La Riviera dei Teatri. Scritto da Ferdinando Molteni e diretto e interpretato da Roberto Tesconi, vedrà sul palco la band dei Subbuglio! (Roberto Grossi alla voce, Antonio Di Salvo alle chitarre e Roberto Rosa al basso) e la pianista Elena Buttiero. Dopo la prima finalese lo spettacolo andrà in tournèe.

L’azione si svolge nella stanza 219 dell’Hotel Savoy di Sanremo nella notte tra il 26 e il 27 gennaio 1967.
Luigi Tenco all’annuncio dell’esclusione della sua canzone “Ciao Amore Ciao” dalla gara canora del Festival, turbato si allontana da tutto e da tutti.
Rientra in albergo e poche ore dopo viene ritrovato il suo corpo senza vita. Cosa accadde quella notte? Con chi parlò al telefono? A chi scrisse? In quelle poche ore a chi confidò la sua disperazione? Il colpo di pistola fu udito da qualcuno? Forse nella stanza 219 dell’Hotel Savoy di Sanremo non fu mai sparato un colpo di pistola. Perché, dopo la sua scomparsa, tutti i protagonisti di quella notte sono morti? La risposta a tutte queste domande è nelle sue canzoni. “Io sono uno che sorride di rado, questo è vero, ma in giro ce ne sono già tanti che ridono e sorridono sempre, però poi non ti dicono mai cosa pensano dentro” (Luigi Tenco, Io sono uno, 1966).

Commenta il regista e interprete Roberto Tesconi: “In queste poche righe, con molta modestia, ho conosciuto Luigi Tenco compositore e una parte dell’uomo che è stato. La scelta di rappresentare pochi attimi della sua vita nasce dal non conoscerlo e dal desiderio, se ancora ce ne fosse bisogno, di farlo conoscere. Un piccolo percorso nel Tenco uomo: le sue convinzioni, la voglia di rivalsa da torti subiti, le sue debolezze, la sua purezza si frantumerà contro il muro ostile di una società non pronta e sorda ai cambiamenti. Lo spettacolo, un atto unico, ha il “taglio del giallo”. Le canzoni, non inserite ma parte integrante dell’opera, sono state scelte perché racchiudono il mondo di Luigi e uno spaccato storico della canzone italiana che da quel triste giorno cambierà per sempre”.

Aggiunge l’autore del testo teatrale, Ferdinando Molteni: “Certezze, nella vicenda della morte di Luigi Tenco ce ne sono poche. Anzi, probabilmente soltantouna. Che Tenco è morto. Come? A che ora? Dove? Fu suicidio? Omicidio? Morte accidentale? Sono tutti interrogativi dalla risposta impossibile. Al momento. Ma cosa è accaduto davvero nelle prime ore del 27 gennaio 1967 all’Hotel Savoy? Questo testo tenta di raccontare quella notte. O, meglio, quell’ultima ora che vede un grande artista di fronte al proprio tormento, alla rabbia, alla solitudine. L’ultima ora di vita di Luigi Tenco diventa dunque il pretesto per un’indagine sulla sua vita e il suo carattere, sulla sua arte e le sue idee. In quell’ultima ora ecco apparire la famiglia (la figura evanescente del padre, la madre, il fratello Valentino), i colleghi (Lucio Dalla), il pubblico, le donne (la bellissima e algida Dalida, la misteriosa Valeria). E poi la sua storia di artista, le sue canzoni, le sue contraddizioni”.

“Tenco è parte della nostra cultura profonda. E’ un uomo che ancora ci parla, nonostante sulla sua fine vi siano ancora dubbi e incertezze. Amo Tenco e ne rispetto la memoria e l’arte. Ho scritto di lui alcune volte (per il volume “Delitti rock” di Ezio Guaitamacchi, per l’attore Massimo Ghini, sui giornali) ma questo testo è qualcosa di più e di diverso. E’ il tentativo di dare voce ad un uomo che voce non ha più. E’ stato un lavoro facile – perché la ricchezza della vicenda umana di Tenco è tale da aiutare qualsiasi autore – eppure doloroso. Perché Tenco non ha ancora pace. E torna nei miei sogni e nei miei pensieri. E so bene che ogni parola che ho scritto, quando non pronunciata dalla sua bocca, sarà sottoposta al suo giudizio. Avevo cinque anni quando l’ho ascoltato per la prima volta. La sua musica mi ha accompagnato per tutti questi anni. Mi ha formato e fatto crescere. Gli devo molto. Questo testo è il tentativo di dirgli grazie. A nome mio e di tutti quelli che lo amano”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.