Politica

Tirreno Power e assessore Lavazelli, M5S all’attacco di Rifondazione: “Ci hanno messo due mesi per stigmatizzare chi ha tradito gli impegni”

Presidio Tirreno Power con Beppe Grillo

Vado Ligure. Interviene anche il Movimento 5 Stelle sulla posizione di Rifondazione e dell’assessore Pierluigi Lavazelli nell’assetto amministrativo di Vado Ligure, rispetto all’ampliamento della centrale termoelettrica. “Quasi due mesi dopo la Conferenza dei Servizi per l’Aia della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure, Rifondazione si accorge che la delibera dei Comuni di Vado e Quiliano, votata anche dal proprio assessore Lavazelli ‘apre la strada alla costruzione di un nuovo gruppo a carbone'” osservano gli esponenti del movimento di Grillo.

“Forse l’assessore, come pure i sindaci e le giunte di Vado e Quiliano scambiano i cittadini per degli allocchi, pronti a credere ai sì mascherati da no interlocutori. Si sbagliano – attacca Andrea Delfino, consigliere del M5S – I cittadini cercano di capire leggendo la poca informazione indipendente, venendo a parlare con noi ai banchetti, partecipando agli incontri della Rete Savonese Fermiamo il Carbone (ai quali i rappresentanti dei Comuni evitano accuratamente di partecipare.) Le persone non sono più disposte a farsi prendere in giro”.

L’assessore Lavazelli giustifica il suo voto favorevole in giunta dichiarando che non si poteva di meglio fare perché “i sindaci si sono trovati senza strumenti per imporre la propria volontà”.

“Le dichiarazioni di Lavazelli sono semplicemente scandalose. I sindaci avevano il potere di imporre prescrizioni vincolanti ai sensi degli articoli 216 e 217 del Regio Decreto 1265/34″ incalza Eric Festa del M5S. “E’ curioso – spiega – che l’assessore non lo conosca, visto che nella delibera che ha votato, per alcune prescrizioni irrilevanti, si fa riferimento proprio a questi articoli. Come mai i sindaci non hanno imposto, a norma di quegli stessi articoli, il rispetto dei limiti di emissione previsti dalle normative europee? L’assessore Lavazelli è forse all’oscuro dell’allarmante relazione dell’Ordine dei Medici di Savona, del documento ARPAL relativo agli altissimi livelli di metalli pesanti presenti nei nostri fondali e dei preoccupanti risultati dello studio sui licheni, commissionato e mai reso noto dalla stessa Tirreno Power? Tutti documenti citati nella delibera che lui stesso ha votato. Non dica quindi: non sapevo. Sarebbe stato sufficiente per il Comune pretendere nelle sedi istituzionali il dovuto rispetto della legge”.

Il Movimento 5 Stelle non risparmia Rifondazione: “Come hanno potuto attendere quasi due mesi per stigmatizzare chi ha tradito l’impegno che il loro partito si era preso con i cittadini? Hanno impiegato quasi due mesi per capire che la delibera votata dal loro assessore era una porcata? Da chi aderisce alla Rete Savonese Fermiamo il Carbone ci saremmo aspettati maggior tempestività e coerenza in merito. Escono dalla maggioranza in consiglio comunale ma il loro (ex?) assessore continua a sostenere la giunta di Quiliano; basteranno altri due mesi per espellere Lavazelli?”.

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