Cronaca

Nuova viabilità Alassio, cittadini in rivolta: e la petizione “anti-Avogadro” fa il pieno di autografi

Alassio. Al bar della stazione non si parla d’altro se non di quelle scelte “illogiche” – come le definiscono in molti – che avrebbero gettato la viabilità alassina nel caos più totale. E’ qui che gli scontenti arrivano uno dopo l’altro per porter apporre la propria firma sui moduli che gridano ad un ravvedimento immediato da parte dell’amministrazione Avogadro che, con l’inversione del senso di marcia di Via Dante, via Marconi e Corso Europa, con la pista ciclabile e con lo spostamento del mercato in corso Europa, sembra aver generato una ribellione popolare.

“Ma lo sa che, con gli ingorghi che si creano, c’è chi ha dovuto cambiare orario di lavoro per non arrivare sempre in ritardo? – dice la signora Maria Teresa che, da dietro il bancone del bar, tra un caffé e l’altro, mette in bella mostra i moduli anti-nuova viabilità – E’ da ieri sera che, alassini e non, vengono qui a firmare. Sono tutti arrabbiati: i tempi di percorrenza si sono allungati anche di 20-30 minuti a causa di queste scelte discutibili”.

Il signor Euro impugna la penna e lascia il suo autografo: “Certo che firmo – dice – Se ci avessere interpellato prima, avremmo evitato tutti questi problemi. Era logico che andasse a finire così, non è che ci volesse chissà quale studio per prevederlo. Ma vedrà che il sindaco non cambierà opinione e andrà dritto per la sua strada”.

Sono in molti a pensarla così: “Questi signori dovrebbero ricordarsi che Alassio vive di turismo e che, in questo modo, ci danneggiano – interviene un commerciante del tratto, ormai finale, di via Dante, quello, cioè, più a levante – Basta vedere ciò che si è verificato nel ponte dei Santi: i turisti erano sconvolti da queste novità. Da qui al Caffé Roma, poi, non c’è quasi più passaggio e i nostri negozi hanno meno visibilità. Avogadro dovrebbe riflettere: ma, visto il carattere che ha, è difficile che ammetta d’aver sbagliato. E i nostri esercizi commerciali, già messi a dura prova dalla crisi, ne faranno le spese”.

“Prima delle modifiche erano in molti a parcheggiare qui davanti per poi procedere in direzione budello, mentre ora c’è il deserto più totale – concorda un collega, titolare di un negozio di bomboniere nella stessa zona di Borgo Coscia – Inoltre si creano code infinite anche dall’hotel Regina a via Diaz, con forti disagi per tutti. E’ stato un errore enorme”.

Proprio ieri sera, i residenti di Borgo Coscia hanno partecipato ad un incontro con il sindaco: “Ci ha assicurato che si tratta di una sperimentazione di qualche giorno. Se le cose non miglioreranno si ritornerà come prima – dicono due alassini fermi per starda a discutere – Io ero contenta per la scelta della pista ciclabile, ma ora mi rendo conto che qui è il caos. Comunque oggi non firmerò la petizione: Melgrati e ‘colleghi’ dovrebbero pensare a cosa hanno fatto e non fatto loro per anni e anni”.

“Siamo stufi di questo duello a mezzo stampa fra l’ex sindaco e l’attuale: farebbero meglio a pensare alla città, una volta tanto, invece di insultarsi e criticarsi di continuo – concorda un altro passante – Questa scelta, comunque, è sbagliata: in via Milano, ad esempio, si crea sempre un ingorgo insuperabile, non ci sono ‘sfoghi’ per le auto”. “Quel che è certo – interviene il cliente di un bar lì vicino – è che c’erano altri provvedimenti più urgenti da prendere rispetto a questo. E comunque il taglio di 150 parcheggi di cui tanto si parla non farà certo bene alla città”.

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