“Comitato Difendiamo le nostre Valli”, nuova assemblea anti Carcare-Predosa: il resoconto della serata

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Finale L. Grande partecipazione ieri sera all’assemblea pubblica promossa dal Comitato “Difendiamo le nostre Valli” contro il progetto della bretella autostradale Borghetto-Carcare-Predosa. All’incontro, ospitato nel Salone di Palazzo Ricci di Finalborgo, hanno partecipato anche molti amministratori pubblici, perfino da Savona, oltre a quelli di Finale Ligure, Borgio Verezzi, Calice, Rialto e Orco Feglino.

Il Presidente del Comitato Ugo Frascherelli ha espresso soddisfazione per la grande partecipazione a tutte le assemblee pubbliche fino ad oggi convocate ed ha nuovamente motivato la contrarietà alla “bretella”, puntando in alternativa al necessario potenziamento delle linee Ferroviarie GE-XXmiglia e SV-TO: “Ieri tutti hanno seguito le relazioni del Prof. Willi Huesler, dell’Ing. Valentino Castellani e del Geologo Piero Alberelli. In tutta la serata non c’è stato neanche un intervento a favore della costosa e deturpante opera pubblica”.

“Il Geologo Piero Alberelli ha illustrato il progetto presentando tutte le tematiche ed i problemi già esposti nelle passate assemblee, soffermandosi sul dissesto idrogeologico, il deturpamento delle vallate, le enormi quantità di detriti da sistemare (non si sa dove). Magistrale l’intervento del Prof Huesler – esperto internazionale di trasporti e viabilità – Docente alla Facoltà di Architettura di Sassari, attualmente impegnato in progetti in Asia e in Africa, il quale ha dichiarato come il sistema ‘mare-monti-vallate’ sia ormai un’unica realtà e il perdere di vista questo dato voglia di fatto compromettere definitivamente la qualità di tutto il sistema ambientale, poichè per il turismo della Liguria il sole non rappresenta più l’elemento fondamentale (ad esempio le palestre di roccia finalesi sono ormai fra le tre maggiormente considerate a livello mondiale)” spiega Frascherelli.

“Non è più accettabile che la ferrovia costiera sia costantemente congestionata. Il problema dei rallentamenti e delle code autostradali non riguarda solo la Riviera Ligure, ma è un fatto riscontrabile in tutta Europa dove il traffico automobilistico non trova equilibrio con il trasporto ferroviario. La grande massa di automobili che si intende ancora trasferire sulla Riviera con opere tipo ‘bretella’ (che è una vera e propria autostrada) dovrebbe trovare una rete capace di smaltirle (rete che di fatto non esiste). Se è vero che la bretella potrà dare lavoro è altrettanto vero che anche il miglioramento della rete ferroviaria può portare molto più lavoro, con benefici a lunga scadenza. L’interessante l’esperienza professionale fatta in Alto Adige, dove gli albergatori chiedevano a gran voce nuove autostrade, ha insegnato molto. Invece di nuove autostrade il ripristino deciso della rete ferroviaria ha portato flussi turistici molto importanti, con un miglioramento significativo dell’economia locale e con gran soddisfazione di tutti” prosegue il presidente del Comitato.

“Le dimensioni della bretella Borghetto-Predosa avrebbe un sistema di gallerie superiori a quello del traforo del S.Gottardo e si ritiene che lo Stato italiano non abbia, in definitiva, i mezzi finanziari per realizzarla. In conclusione Huesler ha ribadito l’assoluta necessità della riqualificazione della ferrovia costiera, soffermandosi anche sul funzionamento dei nodi autostradali esistenti(corsie di accelerazione e decelerazione) per migliorare i sistemi di inserimento e deflusso dei veicoli ed eliminare i fenomeni di congestionamenti e code” aggiunge Frascherelli.

Valentino Castellani, ex-Sindaco di Torino, già Prorettore e Docente al Politecnico della sua città, ha parlato dell’assoluta necessità di trasparenza nel modo di operare della Pubblica Amministrazione: “Il cittadino ha il diritto di conoscere tutte le fasi di realizzazione delle opere pubbliche”. La qualità della democrazia richiede una discussione ampia e approfondita sul modello del Débat Publique alla francese – metodo di lavoro che deve far parte di ogni processo di progettazione.

“I comitati di protesta che sorgono ovunque, in caso di opere pubbliche, si moltiplicano perché nessuno informa per tempo e nei modi dovuti. E’ necessario quindi un processo virtuoso che migliori le decisioni”.

Il Presidente dell’Associazione Albergatori Finalesi Lorenzo Carlini ha espresso solidarietà al Comitato ed ha posto l’accento sui valori del territorio Finalese, fonte di lavoro grazie a tutte le attività outdoor. Si è infatti constatata ultimamente la crescita di nuove strutture recettive per il turismo dell’entroterra e si sta capovolgendo l’ottica storica del turismo: “un tempo la spiaggia era di supporto alla vita dell’entroterra, da oggi l’entroterra farà da volano all’economia della costa e del turismo balneare”.

Simona Simonetti, Presidente dei Verdi savonesi, ha concordato pienamente con il metodo del Dibattito Pubblico alla francese, per la realizzazione di una democrazia vera chiedendo la massima attenzione al problema dei finanziamenti e ai costi di un’opera che, realizzata quasi esclusivamente con soldi pubblici, verrà poi gestita da privati, in una situazione nella quale i soldi pubblici stanno mancando in settori fondamentali, quali la sanità, l’aiuto ai disabili e alla scuola. Le prossime assemblee pubbliche verranno convocate nei Comuni di Mallare e Pallare.

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