Economia

Ceriale, cantieri Sciallino: incontro in Provincia, il Comune ribadisce il no alla trasformazione in residenziale

Carlo Bassi - Sciallino in Regione

Ceriale. Il futuro dei cantieri navali Sciallino è stato al centro dell’incontro che si è svolto oggi a Palazzo Nervi con la presenza istituzionale degli assessori regionali Enrico Vesco e Renzo Guccinelli, dell’assessore provinciale Giorgio Sambin, del sindaco cerialese Ennio Fazio, del commissario nominato dal tribunale Ambrogio Botta e del responsabile della liquidazione per conto dell’azienda Franco Vazio.

La proprietà della famiglia Sciallino, che ha visto l’ingresso in società della cordata rappresentata dall’imprenditore Carlo Bassi, ha chiesto la trasformazione del capannone sul mare in un complesso residenziale per appianare i debiti societari e trasferire la produzione nell’officina di Pogli, sulla collina di Ortovero.

Stamane la discussione ha toccato questo tema, cui si oppone il Comune di Ceriale: l’amministrazione Fazio è contraria a qualsiasi operazione di vendita e ricollocazione, intendendo mantenere nell’area la destinazione produttiva-artigianale. Per il liquidatore aziendale, l’avvocato Vazio, però, senza una quota anche minima di immobiliare sarà difficile sostenere l’operazione.

Restano in ballo circa venti lavoratori attualmente in cassa integrazione e l’obiettivo della riunione era appunto verificare quale sia la via per salvaguardare marchio ed occupazione nell’ambito del concordato fallimentare cosiddetto in bonis. La trasformazione dell’area di via Prae tornerà sul tavolo, essendo strettamente legata al destino dell’azienda nautica.

Per aumentare il valore dell’edificio cerialese, l’investitore italo-svizzero Bassi e gli Sciallino perorano con forza il cambio di destinazione d’uso, mentre gli locali cerialesi sarebbero disponibili a valutare la possibilità di concedere un permesso per costruire un albergo, un polo artigianale oppure una struttura sanitaria privata (così che gli acquirenti del terreno matengano sul territorio i posti di lavoro persi). Un nuovo incontro si svolgerà la prossima settimana, mentre per il 6 dicembre è fissata l’assemblea dei creditori (per lo più istituti di credito) dell’impresa Sciallino. Provincia e Regione insieme ai sindacati cercheranno a breve di configurare un accordo di programma in grado di riattivare lo sviluppo della storica azienda.

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