Politica

Albenga: Ciangherotti, Bessone e Geddo rispondono a Tomatis

Albenga - municipio comune

Albenga. L’assessore confermato Eraldio Ciangherotti ed i consiglieri Alessandro Geddo ed Enrico Bessone tornano sulla questione Pollio e Cangialosi, e lo fanno rispondendo al congliere Roberto Tomatis. “Nessuno – affermano – ha mai dato del rubagalline a questo o a quell’altro consigliere comunale di Albenga. Abbiamo però detto, da subito, nelle scorse settimane, che, mentre l’attuale coordinatore del Pdl nazionale, Angelino Alfano, aveva chiaramente espresso l’impegno a cacciare fuori dal partito rubagalline e gaglioffi, il Pdl di Albenga voleva recuperare, anche per scelta del sindaco Guarnieri, due consiglieri della minoranza, uno espulso dalla Lega Nord e l’altro uscito dal Pdl, per promuoverli al ruolo retribuito di assessore comunale e presidente del consiglio. Un’operazione di allargamento della maggioranza che non potevamo accettare, con l’idea di una campagna acquisti, sub condicione dell’indennità, di due consiglieri ‘transfughi’ della minoranza, senza un percorso politico più articolato. Ad oggi, ci pare, per lo meno guardando alla giunta, che le richieste siano state accolte con favore. Se poi il consigliere Tomatis non capisce che tutto questo lo abbiamo fatto per amore di Albenga, ciò rimane un suo grossolano limite”.

“Non siamo maestri di gestione di partito, ma che il Pdl di Albenga debba accettare, in casa sua, operazioni di allargamento della maggioranza, per salvare la verginità della Lega Nord, promuovendo, dalle fila della minoranza, al ruolo di assessore un ex leghista espulso dalla Lega e alla presidenza del consiglio un ex Pdl, ci fa sorgere un dubbio: o noi siamo incompatibili con il Pdl, oppure chi governa il Pdl di Albenga se ne infischia dell’immagine di un partito già troppo in sofferenza per le ultime vicende nazionali e pure locali” proseguono Ciangherotti, Bessone e Geddo.

“Che poi il sindaco abbia acquisito, in quota Lega, un altro assessore in giunta, oltre al già riconfermato Assessore Parodi, stravolgendo gli accordi politici iniziali (1 assessore alla Lega, 1 assessore esterno e 4 assessori al Pdl) e non lasci libero il posto della presidenza del Trincheri (inizialmente in quota Lega Nord) che, come concordato con il silenzio assenso di questi giorni, spetta adesso ad un esponente del Pdl, o addirittura che Rosy Guarnieri detti la rinuncia all’indennità per l’eventuale successore al vertice del Trincheri, pur mantenendo giustamente la propria, beh queste sono tutte questioni ed equilibri politici che vanno discussi e ragionati nella maggioranza del Consiglio con il criterio della democraticità e non per atto di imperio e di autorità” commentano ancora.

“Fino a quando rimarremo nella maggioranza di questo consiglio? Fino a quando sarà possibile lavorare con serenità per Albenga. Senza alcun secondo fine, e, garantendo sin d’ora, la massima trasparenza. Rimarremo fino a quando ci troveremo a nostro agio con questa smministrazione. Quando ci rendessimo conto, però, che non vi sono più le ragioni di un’intesa o che sono venute meno le condizioni di fiducia, allora usciremo, ognuno per la sua strada. A testa alta, con un solo obiettivo, il bene unico per la nostra città” concludono.

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