Il Premio Tenco incorona Zibba, miglior album del 2012: “Ma a Varazze non sono profeta”

Varazze. “E’ una vittoria che non ci aspettavamo, un riconoscimento artistico, a pochi mesi dall’uscita dell’album, che ci riempie di soddisfazione”. Così Zibba sottolinea il successo ottenuto al Premio Tenco, il santuario degli artisti cantautorali. Il nuovo disco “Come il suono dei passi sulla neve” riceve la targa per il miglior album dell’anno, ex aequo con gli Afterhours ed il loro ultimo lavoro “Padania”.

“Dal 1984 ad oggi il Tenco ha incoronato artisti giganteschi, per cui ci sentiamo onorati di essere stati scelti per il disco migliore dell’anno. Una soddisfazione che condividiamo con gli Afterhours, un gruppo ormai storico della musica italiana. La notizia è semplicemente fantastica” commenta Zibba.

Oltre 200 i giornalisti della giuria che si sono espressi per assegnare le targhe Tenco: la più ampia e rappresentativa commissione italiana per un concorso musicale. Dopo Zibba & Almalibre sul podio insieme agli Afterhours insieme alle rispettive produzioni discografiche, seguono nell’ordine “D’amore e di marea” dei Fabularasa, “Io tra di noi” di Dente, “Rebetiko Gymnastas” di Vinicio Capossela, “Il mondo nuovo” del Teatro degli Orrori e “Odio i vivi” di Edda.

Per l’album in dialetto la targa va al napoletano Enzo Avitabile con “Black tarantella”, quindi Mario Incudine con “Italia talìa”, Raiz & Radicanto con “Casa”, i Lou Dalfin con “Cavalier Faidit” e i Lautari con “C’era cu c’era”. Colapesce si aggiudica la categoria “Opere prime” per “Un meraviglioso declino”, staccando Giovanni Block (“Un posto ideale”) e Roberta Barabino (“Magot”); seguono Giacomo Lariccia (“Colpo di sole”), Elsa Martin (“vERsO”) e Dellera (“Colonna sonora originale”).

E’ invece Francesco Baccini a vincere la categoria interpreti con il suo “Baccini canta Tenco”. La classifica prosegue con il “Canzoniere illustrato” di Daniele Sepe, poi “I Luf cantano Guccini”, “Di fame di denaro di passioni” della DauniaOrchestra di Umberto Sangiovanni ed il “Folkrock” di Massimo Priviero con Michele Gazich. I vincitori del Tenco si esibiranno e riceveranno le targhe nel corso di una serata al Teatro Coccia di Novara, sabato 8 dicembre.

La carriera artistica di Zibba si arricchisce di un traguardo fondamentale. Il quarto album è stato registrato in un forno per mattoni dismesso nei pressi di Ancona (sul sito di Zibba anche un docufilm dedicato alla realizzazione), nel piccolo paese di Maiolati Spontini. “Una scelta acustica ma anche di ambiente – sottolinea il cantautore varazzino – E’ un Comune di quattrocento abitanti che riesce a fare tanto per la cultura”.

“Nemo propheta” vale anche per Zibba, visto che l’artista non risparmia strali alla sua città Natale: “Amo Varazze e qui vivo, ma devo far notare come sia evidente la carenza di iniziative culturali – osserva – Ho avanzato molte proposte, che regolarmente sono cadute nel nulla. Ho anche sollecitato l’organizzazione di corsi di musica per ragazzi, presso la sede della nostra associazione, ma non ho trovato nessun interesse. Anche nella produzione del nostro scorso videoclip tante belle parole da parte dell’amministrazione, ma poi concretamente nessun supporto. A Varazze rimango inascoltato. Evidentemente vale il detto ‘nessuno profeta in patria'”.

Eppure Zibba prosegue i suoi passi nell’olimpo dei migliori sulla scena musicale. Dopo l’invito da parte del Club Tenco con il precedente album ed aver ricevuto altri importanti riconoscimenti come il Premio Bindi e il premio “L’artista che non c’era”, la giuria dei 200 lo ha decretato il più importante dei volti nuovi del cantautorato italiano. Alla realizzazione del nuovo capitolo discografico di Zibba hanno collaborato numerosi ospiti tra cui Roy Paci (ai fiati in “Nancy”), Carlotta, Eugenio Finardi e Vittorio Li Scalzi, oltre ad Adolfo Margiotta, Enzo Paci, Gianluca Fubelli, Alberto Onofrietti e Silvia Giulia Mendola che danno voce agli intermezzi.

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