Cronaca

Spaccio Liguria-Piemonte: patteggiano l’imprenditore Venturino e l’avvocato Sordi

tribunale Savona

Savona. Hanno patteggiato i tre “savonesi” coinvolti in un’inchiesta che ha scoperto un maxi giro di spaccio (soprattutto di cocaina, ma anche hashish e marijuana) tra il Basso Piemonte, Savona, Milano e Torino. Ieri mattina, in tribunale a Mondovì, l’imprenditore savonese Luca Venturino, 43 anni, l’avvocato Antonio Sordi, 52, e l’operaio albanese Aristotel Hysaj, 23, che erano rimasti coinvolti (con altre persone) nel marzo scorso nell’indagine dei carabinieri di Mondovì, hanno chiuso la loro vicenda giudiziaria.

Venturino (difeso dall’avvocato Francesco Ruffino) ha patteggiato un anno e otto mesi con la condizionale; due anni e 9 mesi invece la condanna inflitta a Sordi (assistito dall’avvocato Paolo Nolasco) con scarcerazione e obbligo di dimora a Savona; un anno e due mesi infine la pena patteggiata da Hysaj (avvocato Cristiano Angelini) con la sospensione condizionale. L’imprenditore Venturino e l’albanese erano già stati scarcerati nei mesi scorsi.

All’avvocato Sordi, gli investigatori contestavano di aver fatto in un’occasione da intermediario per la cessione di un chilo di cocaina da parte di Alessandro Bernucci a Stefano Pietraroia (quest’ultimo originario di Savona), altri due coinvolti nell’inchiesta. Luca Venturino, secondo gli inquirenti, sarebbe stato uno dei clienti di Pietraroia, avrebbe acquistato da lui “con frequenza settimanale” cocaina in quantità variabili (nell’ordine dei venticinque e 50 grammi per volta) che avrebbe poi a sua volta ceduto, in quantitativi di pochi grammi, a una cerchia di amici. Hysaj, infine, era ritenuto uno dei fornitori di cocaina dell’imprenditore Venturino (i contatti fra i due sarebbero emersi dalle intercettazioni telefoniche).

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