Politica

Province, Upi a Governo: “Nuova legge elettorale per elezione diretta del Presidente”

Vaccarezza e Sappa

Liguria. Rivedere i tagli lineari alle Province, rispettare le ipotesi di riordino emerse dai territori, assicurare che siano gli amministratori in carica a gestire la fase di accorpamento e prevedere una legge elettorale per le nuove Province che assicuri il mantenimento dell’elezione diretta dei cittadini. Queste le principali richieste che la delegazione dell’Unione delle Province d’Italia, guidata dal Presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione, ha portato oggi al Viminale, nell’incontro previsto alle ore 15:00 con il Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, e il Ministro per la Pubblica Amministrazione e le semplificazioni, Filippo Patroni Griffi.

Insieme al Presidente Castiglione, sono intervenuti: Fabio Melilli, Presidente Provincia Rieti, Presidente Consiglio Direttivo Upi; Leonardo Muraro, Presidente Provincia Treviso, Ufficio Presidenza Upi; Piero Lacorazza, Presidente Provincia Potenza, Ufficio Presidenza Upi; Angelo Vaccarezza, Presidente Provincia Savona, Ufficio Presidenza Upi; Massimo Sertori, Presidente Presidente Provincia Sondrio, Presidente Upi Lombardia; Alessandro Pastacci, Presidente Provincia Mantova; Andrea Barducci, Presidente Provincia Firenze, Ufficio Presidenza Upi.

“Il processo di riordino – sottolinea Castiglione – non può essere portato a compimento se il Governo non interviene a ridurre in maniera sostanziale i tagli ai bilanci delle Province previsti dalla spending review. Con 500 milioni di risorse in meno per il 2012 e 1,2 per il 2013 non si garantisce alle Province di essere nelle condizioni materiali di attuare il processo”.

“Quanto alle proposte di riordino – aggiunge il Presidente dell’Upi – ci aspettiamo che il Governo valuti attentamente le ipotesi emerse dai territori e che accolga quelle proposte di riordino che, anche se non rispettano rigorosamente i criteri stabiliti, siano equilibrate, ragionevolmente motivate e tali da rispecchiare la volontà dei territori. Ribadiamo poi che il processo deve essere guidato dagli organi di governo attuali rispettando la scadenza naturale dei mandati amministrativi, evitando commissariamenti e forzature inutili che possono ostacolare il riordino”.

“E’ evidente – conclude Castiglione – che per completare il riordino occorre approvare una nuova disciplina di elezione degli organi di governo delle nuove Province e delle Città metropolitane. E considerato che queste istituzioni avranno competenze decisive per il Governo del territorio, devono avere imprescindibilmente organi di governo autorevoli direttamente legittimati con il voto popolare”.

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