Cronaca

Orologiaia assassinata in via Niella, i commercianti ed i vicini: “Ora abbiamo paura”

Savona. Rabbia, sgomento, incredulità ma soprattutto tanta preoccupazione. Sono i sentimenti e le sensazioni dei commercianti di via Niella Savona dopo la morte di Rina Marrone, l’anziana uccisa con un colpo di pistola una settimana fa all’interno del suo negozio. Questa mattina si sono svolti i funerali della donna, con molti esercenti savonesi che hanno voluto dare l’ultimo saluto alla loro collega. Non solo i commercianti, la notizia che Rina Marrone possa essere stata uccisa ha messo in allarme anche i condomini dello stabile dove viveva e lavorava l’anziana.

Ecco le parole della vicina di casa: “Vivo da poco in questa città, ma ci conoscevamo. Rispettavamo la privacy di ciascuna di noi. Aveva dei figli lavoratori, due femmine e un maschio, tutti con la propria famiglia. Non riesco a credere che possa essere stata uccisa. Mi viene il dubbio che non abbiano visto giusto. Mi pare strano, anche perché han detto che non hanno rubato o preso nulla…Era una persona timidissima, una vecchietta come me, ci facevamo compagnia a vicenda anche perché più o meno avevamo la stessa età…”.

Così Silvana Piccinino, fiorista di via Niella: “La conoscevo: ci vedevamo tutti i giorni e ci salutavamo. Era una persona molto riservata, tranquilla. Siamo tutti sotto choc che sia stata uccisa, non ci aspettavamo una cosa del genere, questa è una zona tranquilla. Mi sembra strano che possa essere stato un omicidio, anche se ormai a questo mondo ci si può aspettare di tutto…Ora abbiamo tutti paura. In inverno le giornate saranno più corte e buie, alla sera, nell’orario chiusura cresce l’ansia…”.

Un’altra negoziante di via Niella: “Non si può più stare tranquilli…Mi dispiace per la povera donna, neanche la conoscevo. L’avevo solo vista di passaggio. Io sono qui da tre anni e via Niella è sempre stata tranquilla…”.

Per Guido Somaglia della “Pellicceria Guido”: “Siamo preoccupati perché i tempi sono quelli che sono. Ci auguriamo che la cosa si risolva e si sappia com’è andata. La conoscevo di vista e bene la figlia, perché avevo avuto occasione di andare nel suo laboratorio. Questa via è stata sempre tranquilla; commercialmente parlando anche troppo…”.

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