Cronaca

Giro di case squillo a Savona, nuovo patteggiamento in tribunale

Giro squillo a Savona

Savona. Nel febbraio scorso i carabinieri del comando provinciale avevano portato alla luce un maxi giro di appartamenti a luci rosse, di cui nove erano a Savona. L’operazione aveva portato all’arresto di otto persone, tutte sudamericane, per sfruttamento della prostituzione in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Donatella Aschero.

Oggi una delle “protagoniste”, Milagros Castillo Martinez (assistita dall’avvocato Mara Tagliero) ha patteggiato, in tribunale a Savona, un anno e tre mesi di reclusione per concorso in sfruttamento della prostituzione. Il ruolo dell’imputata all’interno del giro a luci rosse era comunque marginale. Una sua “collega”, Rosa Marcela Moncayo Andrade, ecuadoriana di 35 anni, aveva invece patteggiato un anno e sei mesi di reclusione e 1200 euro di multa (potendo beneficiare anche della sospensione condizionale della pena) per il reato di favoreggiamento. Restano invece ancora da definire, almeno per ora, le posizioni delle altre persone indagate nella vicenda.

Secondo quanto accertato dai carabinieri, erano almeno undici le località in Liguria dove erano stati allestiti appartamenti a luci rosse, mentre altri venticinque alloggi erano in altre regioni d’Italia, dall’Emilia Romagna, alla Toscana, all’Abruzzo. Case nelle quali l’organizzazione criminale faceva lavorare un centinaio di donne – 44 identificate, per lo più di origine sudamericana – per un guadagno medio giornaliero di circa 200 euro, oltre alla parte, circa la metà, spettante alla lucciola.

I clienti venivano attirati anche grazie ad annunci pubblicati su riviste e su siti on line: annunci talmente espliciti da mettere in allarme i carabinieri di Savona che hanno iniziato ad indagare in quella direzione portando alla luce un’organizzazione ramificata e pericolosa. Nel corso delle varie perquisizioni, i militari dell’Arma hanno sequestrato anche 30 cellulari, 4 computer e il registro dei clienti.

Gli appartamenti savonesi in cui le ragazze si vendevano si trovano in corso Vittorio Veneto, via Carducci, via Nizza, via Traversagni, via A. Ponchielli, via Dei Mille, via Busserio, via Ponchielli. Ma succursali hard erano state trovate anche in condomini di Vado Ligure in via Ferraris, di Loano in via San Giuseppe, di Andora in via Rattalino. Poi ancora nelle altre province ad Arenzano in via Olivette, a Chiavari in corso Valparaiso, a Diano Marina in via Agli Orti, a San Bartolomeo al Mare in via della Repubblica e ad Imperia in via Piririnoli. Altri centri sono stati individuati fuori liguria, a Grosseto, Prato, Firenze, Frosinone, Massa Carrara, Cassino, Faenza e Marina di Massa.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.