Cairo come Albenga? Il Comitato Sanitario Valbormida non ci sta: assemblea pubblica pro-ospedale

ospedale cairo

Cairo M. L’annuncio ufficiale, da parte dell’Asl2, dell’attivazione “post-declassamento” del Punto di Primo Intervento all’ospedale di Albenga a partire dal 15 ottobre, ha fatto rizzare le orecchie a chi, in Val Bormida, lotta per la difesa del nosocomio di Cairo Montenotte, che pare essere sulla stessa via di “declino”.

Dopo la manifestazione dello scorso 28 settembre “La Valle Bormida vuole vivere”, per la difesa dei tre diritti costituzionali che tutelano la salute, il lavoro e l’ambiente, e che ha contato circa tremila nuove iniziative vengono annuncoate dal Comitato Sanitario Locale.

“Il successo della manifestazione non ci deve indurre a credere che il progetto di chi vuole mettere la Valle Bormida nell’angolo, chiudendo l’ospedale, autorizzando impianti ad alto impatto ambientale e scarso impiego di manodopera e cancellando ogni anno centinaia di posti di lavoro, sia stato sconfitto ed arrestato – è la premessa dei rappresentanti dle Comitato – Per quanto riguarda la chiusura dell’ospedale di Cairo Montenotte, i segnali della volontà di privarlo di tutti i servizi essenziali, in particolare del Pronto Soccorso, si moltiplicano ogni giorno: sono stati, infatti, annunciati dalla Direzione Sanitaria i piani di trasferimento di medici ed infermieri, ridotti numerosi servizi ambulatoriali, mentre le autoambulanze macinano chilometri e chilometri al giorno per trasferire i malati urgenti e non verso gli ospedali della costa, mettendo a dura prova la volontà e lo spirito di abnegazione che anima i volontari delle croci”.

“Tra gli operatori ed i volontari ospedalieri c’è la sensazione che non si lavori più per dare un servizio al territorio ed alla propria comunità, ma l’obiettivo principale sia quello di risparmiare sui servizi sanitari essenziali per permettere a chi spreca e dilapida i soldi pubblici di continuare a farlo, come dimostrano le notizie che ogni giorno emergono dalle indagini della Magistratura nelle Sedi dei Consigli Regionali e nei confronti dei medici che prescrivono medicine inutili e gonfiano la spesa farmaceutica. Per questi motivi il nostro impegno e la nostra lotta per salvare in nosocomio cairese e tutta la Valbormida devono continuare” si legge ancora nel comunicato.

Il Comitato Sanitario Locale ha organizzato così per mercoledì 10 ottobre alle ore 21,00 presso la Sala Convegni della SOMS di Cairo Montenotte un’assemblea pubblica con il seguente ordine del giorno: aggiornamento sulle iniziative attuate dalla Direzione Generale dell’Asl 2 per la chiusura del Pronto soccorso e dell’Ospedale di Cairo Montenotte; costituzione di un gruppo di lavoro per raccogliere informazioni sul cattivo funzionamento dei servizi sanitari in Val Bormida, con particolare riguardo alla rete delle emergenze, al fine di produrre esposti alla Magistratura per ipotesi di reato da parte della Direzione Sanitaria, conseguenti ad un non ottimale organizzazione dei servizi; costituzione di un gruppo di lavoro per promuovere ed attivare la Commissione Taglia Sprechi, con l’obiettivo di denunciare e rendere pubblici tutti gli sprechi che giornalmente si verificano all’interno dell’ASl 2; costituzione di un gruppo di lavoro per organizzare, alla fine di ottobre a Genova, un Presidio nella sede del Consiglio Regionale per chiedere, in collaborazione con gli altri Comitati che difendono gli altri ospedali liguri, la bocciatura del piano di ridimensionamento dei servizi sanitari presentato dai Direttori delle Asl.

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