Politica

Accorpamento Province, Rifondazione: “Una riforma pasticciata”

Marco Ravera

Provincia. “Una riforma pasticciata, fatta a colpi di accetta, la cui principale vittima sono i cittadini, colpiti nel loro diritto costituzionale di poter eleggere democraticamente i propri rappresentanti e di controllare l’operato di un ente”. E’ il commento di Marco Ravera e Stefano Ressia, rispettivamente segretario provinciale e responsabile enti locali di Rifondazione Comunista, ai tagli della spending review del governo Monti.

“E’ una legge che impone che i futuri consiglieri e i presidenti delle nuove Province (ma anche per le città metropolitane) siano eletti tra e dai consiglieri comunali in carica. Questo, aggiunto alla riduzione complessiva del numero dei consiglieri comunali, provinciali e regionali, denuncia una progressiva riduzione degli spazi di rappresentanza democratica abilmente spacciata per lotta alla casta e allo spreco” osservano gli esponenti del Prc.

“Così come pasticciata è la possibile fusione delle province di Savona e Imperia – proseguono – Non è difficile immaginare, infatti, che il cosiddetto risparmio che dovrebbe derivare da questa trasformazione consisterà nel peggioramento dei servizi fin qui erogati, come la formazione professionale e le politiche attive del lavoro, la cura dell’ambiente, delle scuole, delle strade, riducendo quindi le opportunità lavorative ad essi collegati, non escludendo in futuro tasse aggiuntive per poterli mantenere. Un’incertezza che colpisce anche i dipendenti provinciali che vedono messa in discussione la loro professionalità e il loro futuro luogo di lavoro”.

“Ma – dicono – come viene sostenuto da più parti le province di Imperia e Savona possono essere salvate semplicemente con la richiesta di rispettare la legge regionale 9/1991 che regola la variazione delle province in Liguria. Questa è l’unica legge che vale in Liguria e non l’incostituzionale provvedimento del governo Monti”.

“Per questo, nel contestare la legittimità costituzionale della norma, chiediamo sia fatta chiarezza al più presto sulle funzioni e sulle ricadute effettive che il nuovo assetto avrà sui cittadini e sui dipendenti della provincia di Savona (e di Imperia), ribadiamo la gravità della cancellazione del diritto elettorale attivo e passivo dei cittadini per l’elezione della provincia e il fatto che decisioni cruciali per il futuro del territorio saranno esclusivamente in mano ai sindaci e sostanzialmente agli stessi partiti che sostengono un governo non legittimato da alcun voto popolare” concludono Ravera e Ressia.

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