Val Bormida: sabato a Cairo la mobilitazione per ospedale, lavoro, ambiente e salute

ospedale cairo

Cairo. Il Comitato Sanitario della Valbormida e le associazioni cittadine e ambientaliste preparano la giornata di mobilitazione in programma sabato 22 settembre, con inizio alle ore 10:00, da piazza della Vittoria a Cairo Montenotte a difesa dell’ospedale San Giuseppe, ma non solo: al centro dell’iniziativa anche il lavoro e l’ambiente.

“Negli ultimi anni sono stati progressivamente ridotti i posti letto nell’ospedale di Cairo Montenotte, si è impoverito l’organico, è stata dismessa la chirurgia generale, con relative reperibilità di supporto al pronto soccorso, di cui si prevede addirittura il declassamento a punto di primo intervento, con impossibilità di trattare i casi gravi ed urgenti. Il trasferimento ad un pronto soccorso attrezzato sarà reso possibile esclusivamente con i militi volontari delle croci, poiché l’Asl savonese non dispone di ambulanze proprie. I volontari saranno costretti a lunghi tempi di percorrenza con migliaia di Km alla settimana in condizioni stradali invernali di neve e ghiaccio e lunghe code durante la stagione turistica estiva. La costituzione tutela la salute di tutti i cittadini, ma in Valbormida questo principio fondamentale sembra non essere rispettato” si legge in una nota.

Sul lavoro: “Negli ultimi venti anni la Valbormida ha perso decine di migliaia di posti di lavoro a causa della ristrutturazione dell’industria chimica senza che si siano create valide alternative; la gestione della crisi attuale ha aggravato la situazione determinando un peggioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro, una diminuzione della tutela della salute dei lavoratori, l’aumento dei contratti precari ad estrema flessibilità, un incremento esponenziale della disoccupazione giovanile. Le prospettive future non sono rosee”.

Su ambiente e salute: “La popolazione della Valbormida registra elevati tassi di mortalità associati a gravi malattie correlate all’inquinamento dell’aria, delle acque e dei suoli; tale situazione è una conseguenza della presenza sul territorio di industrie ad alto impatto ambientale che in passato ed attualmente hanno immesso ed immettono nell’ambiente composti chimici altamente cancerogeni e dannosi per la salute. I nuovi progetti di insediamenti industriali prevedono impianti che andranno a peggiorare la già precaria qualità ambientale senza aumento apprezzabile dei posti di lavoro”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.