Cronaca

Vado, donna trovata cadavere in mare: indagine per omicidio contro ignoti

capitaneria savona

Vado Ligure. Il fascicolo aperto dalla Procura di Savona sulla morte di Deresa Busu, la sessantenne trovata cadavere in mare a Vado, configura l’ipotesi di omicidio contro ignoti. Bocche cucite, fra gli inquirenti, che sono impegnati nelle indagini per ricostruire le ultime ore di vita della donna, etiope e residente a Caraglio, nel Cuneese. Vedova di un italiano e madre di una figlia, la donna era invalida e camminava con le stampelle. Nessuno sapeva del suo viaggio in Liguria.

Domani la dottoressa Lucrezia Mazzarella eseguirà l’autopsia per chiarire le esatte cause del decesso. Sul fronte investigativo al momento l’inchiesta è, appunto, per omicidio contro ignoti. Per lo svolgimento dell’esame autoptico era necessario iscrivere la notizia di reato con un’ipotesi che non fosse il suicidio, e di qui dunque omicidio; per ora non è dato sapere se colposo o doloso.

Secondo la ricostruzione effettuata sinora, la donna sabato scorso avrebbe chiamato un taxi a Caraglio per andare in un paese vicino. La testimonianza del tassista, riservata, è ora al vaglio dei carabinieri. Ad avvistare il corpo senza vita nelle acque vadesi è stato un diportista, sabato pomeriggio, che ha chiesto l’intervento della Capitaneria di porto. Il medico legale ha riscontrato sulla salma solo una cicatrice ad un ginocchio (la donna era stata operata ad una gamba) e nessun segno apparente di violenza.

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