Loano. Torna in libertà anche Serafino Fameli, dopo il rilascio del padre Antonio, avvenuto qualche giorno fa, per decorrenza dei termini. Il figlio del faccendiere è stato scarcerato oggi su provvedimento del gip Donatella Aschero, che ha accolto l’istanza dei legali difensori, avallata dal pm Danilo Ceccarelli che ha vagliato l’assenza di condizioni per la custodia cautelare.
Da tempo Serafino Fameli si era trasferito in Brasile da dove seguiva gli affari di famiglia, ma con il turbinio dell’operazione “Carioca” aveva deciso di consegnarsi spontaneamente agli investigatori. Il padre Antonio, perno dell’indagine, è già tornato nella sua villa con l’unico divieto di espatriare.
L’anziano imprenditore, accusato di riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, reati tributari, attività abusiva di intermediazione finanziaria e falso in atti notarili, è tornato in libertà per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva. Era infatti scaduto il termine di sei mesi previsto per la sua detenzione. Il figlio Serafino, invece, riacquista la libertà per assenza di esigenze che giustifichino la carcerazione.
L’operazione “Carioca” aveva portato in carcere, oltre ad Antonio Fameli, la sua convivente Clara Juana Magino Socualaya e l’ex commercialista Carlo Ciccione.