Cronaca

“Occupata” la direzione dell’ospedale di Cairo e si mobilitano per incontrare il Ministro: “Difendiamo i diritti dei cittadini”

Cairo M. Hanno “occupato” gli uffici della direzione sanitaria dell’ospedale di Cairo e lì hanno improvvisato una conferenza stampa per tracciare un bilancio della mattinata che ha visto andare in scena prima il Consiglio della Valle e poi il corteo di protesta. E’ stato questo l’epilogo della manifestazione in difesa dell’ospedale di Cairo, che si è quindi simbolicamente conclusa proprio nel nosocomio cairese.

A prendere la parola, a nome di tutti i suoi colleghi, è stato il “padrone di casa”, ovvero il sindaco cairese Fulvio Briano: “Quello che oggi abbiamo voluto rappresentare, occupando simbolicamente la direzione sanitaria, è una richiesta di confronto con i vertici regionali della sanità perché ci sembrava di suggellare in modo corretto la giornata di oggi”.

“L’abbiamo aperta con un consiglio comunale in cui 150 consiglieri e tutti i sindaci del territorio hanno detto chiaramente cosa pensano di questa manovra di tagli della sanità e di quello che sta accadendo nel nostro ospedale. Lo abbiamo fatto all’interno della manifestazione per stare vicini alla nostra gente, ma lo vogliamo fare anche qui per stare vicino agli operatori sanitari di questo ospedale, che secondo me in questo momento stanno in un certo modo subendo passivamente una situazione inaccettabile” ha proseguito Briano.

“Negli ultimi cinque anni questo territorio ha saputo assumere decisioni di grande responsabilità, i valbormidesi sono persone di dialogo e lo abbiamo sempre espresso anche noi amministratori cercando sempre un confronto con le isituzioni e con l’Asl per cercare di arrivare ad una medicina che fosse davvero moderna. Questo è l’ospedale più piccolo della provincia di Savona, ma proprio per questo ha sempre avuto una peculiarità molto particolare rispetto agli altri nosocomi della Regione. E’ l’unico ospedale dell’entroterra che è rimasto aperto negli anni ed un motivo c’è: la Valbormida è davvero l’unica area di entroterra della Regione. Non si può lasciare senza un presidio ospedaliero moderno ed efficiente il territorio” aggiunge il sindaco di Cairo.

“Se prima vogliamo operare dei tagli di questo tipo – osserva il sindaco di Cairo -, prima dobbiamo discutere di quella che è la viabilità di questo territorio, delle infrastrutture, di quelli che sono gli investimenti che si devono andare a fare sulla medicina e sulla domiciliarità. Noi abbiamo un servizio territoriale inadeguato, oggi veniamo a sapere che oltre alla soppressione della medicina generale di Cairo, al declassamento del pronto soccorso, non si fa nulla per la viabilità provinciale. I dipendenti dell’ospedale probabilmente andranno verso una mobilità esterna. Noi non siamo qui per difender una bandierina, ma per difendere dei servizi essenziali per i nostri cittadini”

“Questo è il messaggio che noi lanciamo verso qui può ancora incidere su questa manovra perché noi vogliamo continuare a dialogare. Non cerchiamo lo scontro ad ogni costo, ma siamo pronti ad arrivarci se sarà necessario. Comunque prosegue la nostra intenzione di ricorrere al Tar contro questa manovra e continua quella di opporci anche in ogni sede politica a tutti questi tipi di tagli” conclude Briano.

Al termine della conferenza i sindaci della Valbormida hanno anche comunicato che si stanno attivando per poter incontrare il Ministro della Salute Renato Balduzzi e sottoporgli il problema dell’ospedale San Giuseppe. Il rappresentante del Governo infatti il 14 ottobre sarà in visita ad Acqui ed il sindaco Briano ha già chiesto al Vescovo, se possibile, di organizzare un incontro tra il Ministro ed una delegazione di amministratori valbormidesi.

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