Economia

Lincoln Electric, nuovi incontri istituzionali per trovare una soluzione industriale e occupazionale

Lincoln Electric

Liguria. Si prova a trovare una soluzione per i lavoratori della Lincoln Electric di Serra Riccò. Quarantatré gli esuberi decisi dalla multinazionale americana che produce saldatrici e ha deciso di chiudere lo stabilimento produttivo italiano per trasferirlo in Polonia.

Oggi il consiglio comunale di Serra Riccò ha votato all’unanimità una mozione che prevede che il sito produttivo nel Puc non possa subire un cambio di destinazione d’uso: “Abbiamo ricevuto la solidarietà di tutti i consiglieri – spiega Paolo Bassafontana – a cui abbiamo consegnato un dossier che spiega nei dettagli come la chiusura dello stabilimento non è affatto conseguenza della crisi economica, ma una semplice e fredda strategia aziendale per aumentare i profitti”.

E il sindaco di Serrà Ricco molto probabilmente parteciperà all’incontro convocato in Regione per il prossimo martedì, dove i lavoratori saranno ricevuti dall’assessore regionale al Lavoro Enrico Vesco e dall’assessore allo Sviluppo Economico Renzo Guccinelli. Intanto dopodomani, ci sarà un nuovo incontro azienda-sindacati nella sede genovese di Confindustria.

Obiettivo dei lavoratori è ottenere, sul modello di quanto è accaduto oggi con l’accordo firmato per i dipendenti della Centrale del Latte di Genova, un periodo di cassa integrazione e un impegno dell’azienda alla ricollocazione dei lavoratori: “Quando ci siamo trasferiti qui da Celle ligure – ricorda Bassafontana – abbiano assorbito 10 lavoratori della ex cartiera che aveva sede nel capannone acquistato dalla Lincoln: vorremmo che la stessa cosa fosse fatta per noi”.

Nel 2002 infatti, la Lincoln Electric, per integrare lo stabilimento di Celle dove erano presenti la produzione, il laboratorio con la progettazione, l’ufficio tecnico e acquisti con la sede di Genova dove erano collocati gli uffici commerciali e il magazzino dei prodotti finiti acquistò un capannone di 10 mila mq a Serra Riccò, diventato il polo produttivo in Italia della Lincoln Electric Italia e il centro europeo della progettazione europea. cinquanta i lavoratori che tutte le mattine in questi anni hanno fatto i pendolari tra la provincia di Savona e la Valpolcevera: “Scendevamo con il treno a Sampierdarena e lì la navetta ci portava al lavoro. di quelli di allora siamo rimasti in 25″ racconta Bassafontana.

Da un paio d’anni la navetta non c’è più e il 31 dicembre la mensa della Lincoln electric chiuderà. Per i lavoratori tanto amaro in bocca, ma anche la necessità di lottare per strappare le migliori condizioni possibili.

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