Cronaca

La Valbormida si mobilita per difendere l’ospedale di Cairo: la voce dei sindaci della Valle

Cairo M. L’ultima volta che si era riunito, circa un anno fa, era per discutere del destino di Ferrania. Stamattina invece il Consiglio della Valle, convocato dal sindaco di Cairo Fulvio Briano, si è concentrato solo sul tema sanità ed in particolare sul futuro dell’ospedale di Cairo che, secondo il piano di tagli previsto dall’Asl 2, dovrebbe subire un grande ridimensionamento.

I 18 sindaci del comprensorio stamattina approveranno un ordine del giorno ad hoc per difendere l’ospedale di Cairo e salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini. Gli amministratori locali sono apparsi tutti molto compatti e decisi a far sentire le loro voci, che si uniranno a quelle dei cittadini che nella mattinata hanno organizzato una grande manifestazione di protesta contro il piano di tagli di Neirotti.

A spiegare perché sono scesi in campo, riunendosi in Consiglio congiunto in difesa dell’ospedale, sono gli stessi primi cittadini valbormidesi: “Siamo qui per la difesa della sanità, per la difesa di un diritto conclamato che dobbiamo difendere e per i cittadini” ha detto il sindaco di Millesimo Mauro Righello. Gli fa eco Piero Giribone, sindaco di Mallare: “Anche noi come tutti siamo qui per evitare quella che in pratica è una chiusura dell’ospedale che sarebbe un danno enorme per tutta la Valle”. “Credo che oggi la Valbormida debba dare una grandissima dimostrazione di coesione in difesa dell’ospedale, un servizio che non possiamo assolutamente perdere” aggiunge Davide Berruti, sindaco di Altare.

Sulla stessa linea d’onda anche il sindaco di Cengio Ezio Billia: “Per manifestare contro le decisioni presa dal direttore generale Neirotti per quanto riguarda la ristrutturazione dell’ospedale di Cairo. Decisioni che non ci piacciono anche perché troppi sono già stati i tagli subiti dal nosocomio cairese”. “Siamo qui per cercare di far sentire la nostra voce – precisa Pierangelo Oliveri sindaco di Calizzano – contro queste decisioni che riteniamo sbagliate perché non tengono conto delle necessità della nostra valle. Quello della salute e la tutela del cittadino sotto il profilo sanitario è uno dei punti che già noi nella nostra breve attività amministrativa abbiamo messo al centro e riteniamo sia fondamentale farci sentire tutti assieme”.

Il sindaco di Bardineto continua: “Siamo qui perché la Valbormida deve essere unita e quindi portiamo la nostra solidarietà a Cairo, anche se il nostro Comune logisticamente è più vicino all’ospedale di Pietra Ligure. Però è importante esserci per la Valbormida unita”. Il padrone di casa, il primo cittadino di Cairo Fulvio Briano osserva: “Siamo qui per dare un segnale politico molto importante all’amministrazione regionale ed all’Asl savonese. Questo piano così come è stato pensato per la Valbormida è assolutamente inaccettabile per il territorio e credo che questo sia un segnale importante. Ci uniremo poi alla gente per le strade di Cairo per poi andare in ospedale a dire la nostra”. Il sindaco Franco Bologna, amministratore di Carcare prosegue: “Sono qui perché è una giornata importante per Cairo e la Valbormida intera, perché la difesa di questo ospedale è uno degli ultimi baluardi che noi tutti insieme dobbiamo affrontare. Speriamo nella presenza di tutti perché perdere ancora questo tassello di Valbormida sarebbe improponibile. I motivi per cui questo ospedale deve restare attivo li conoscono tutti: copre un territorio di ben 550 chilometri quadrati”.

Il sindaco di Bormida invece ha detto: “Oggi siamo qui tutti insieme per difendere questo presidio che è di vitale importanza per tutta la vallata e per tutti i cittadini. Speriamo di riuscire ad ottenere qualcosa, ma in ogni caso noi lotteremo fino in fondo”. Sindaco di Osiglia: “Abbiamo deciso di manifestare per l’ospedale perché è un argomento a noi molto caro, è un presidio importante per il nostro territorio e come tale lo difendiamo con convinzione”. Anche il primo cittadino di Piana Crixia è sulla stessa linea: “Difendiamo l’ospedale di Cairo che è di tutta la Valbormida, soprattutto di noi paesi che viviamo distanti dai presidi sanitari abbiamo il diritto ed il dovere di difenderlo. Se noi dovessimo andare fino a Savona e Pietra vorrebbe dire non dare garanzie ai pazienti e ai malati”.

Andrea Berruti, sindaco di Cosseria, ha spiegato: “Oggi siamo qui tutti insieme per difendere il nostro ospedale, uno degli ultimi baluardi rimasti alla Valle, che se come sembra sarà smembrato sarà una grandissima perdita. Per questo dobbiamo difenderlo fino alla fine”. Dello stesso avviso anche l’amministratore di Murialdo: “Per evitare che venga tagliato l’ospedale di Cairo perchè proseguendo così finirà che verrà chiuso totalmente” e quello di Plodio: “Siamo qui per cercare di difendere l’ospedale. Questa situazione è veramente preoccupante per la Valbormida e per la sanità. Faremo il possibile per ottenere qualcosa di positivo”. Infine il primo cittadino di Giusvalla ha aggiunto: “Siamo qui per dare forza alla voce della Valbormida e per mantenere questo presidio che è una cosa valida per la gente e gli abitanti della zona”.

Al coro dei sindaci si unisce anche il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza che non ha voluto mancare alla manifestazione pro ospedale: “Sono qui perché noi vogliamo sapere cosa ne sarà della Provincia di Savona. Non possono dividere Cairo da Albenga e Pietra Ligure da Savona. Noi vogliamo che l’assessore Montaldo ci dica alla fine del tunnel cosa c’è. Vogliamo trattarlo con lui, vogliamo sapere cosa è realmente il taglio che ci aspetta, ricordando che nei momenti di crisi è troppo facile tagliare dappertutto. Casa, lavoro, salute sono tre diritti e trasformati in amministratori pubblici diventano tre doveri”.

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