Cronaca

Kubica torna alle corse: “Grazie Santa Corona”. Foto e video esclusivi

Biella. Oggi è iniziata ufficialmente la seconda vita sportiva di Robert Kubica, un miracoloso ritorno in pista: questa mattina al via della prima prova della terza edizione del “Ronde Gomitolo di Lana” nel Biellese, il pilota polacco ha concretizzato quello che molti credevano impossibile, ossia è tornato alla guida di una macchina da rally.

Il risultato finale conta zero o quasi, quello che conta è che l’incidente di Andora è definitivamente alle spalle anche se i segni sul corpo del pilota rimarranno per sempre. La differenza tra le Ronde di Andora e la corsa di Biella è evidente. Ieri tutti gli occhi erano puntati verso di lui: fotografi, telecamere, tifosi hanno costretto il pilota a “nascondersi” il più possibile, mentre ad Andora era passato quasi “inosservato” nonostante la sua presenza anche in quel caso fosse straordinaria. Quasi impossibile avvicinarsi al driver polacco protetto da amici e dalla onnipresente fidanzata.

IVG.it lo ha colto in uno dei rari momenti di tranquillità, proprio mentre chiedeva ai meccanici di cambiare due gomme della sua auto, una Renault Megane Sport, dopo un inaspettato “fuori programma”. “Grazie al Santa Corona”: questa la battuta che siamo riusciti a scucire al pilota mentre chiacchierava con alcuni amici.

Proprio in questi caldi giorni per la sanità savonese e ligure in generale, il “caso Kubica” rimane il manifesto di un’assistenza sanitaria che nella nostra regione, nonostante tutto, riesce ad esprimere e testimoniare la sua eccellenza ed il suo livello.

Nell’emergenza del febbraio 2012, tutta la catena dei soccorsi coordinati dalla centrale del 118 savonese funzionò alla perfezione, grazie all’intervento dell’automedica, di due ambulanze e dell’elicottero dei vigili del fuoco. Una volta arrivato al Santa Corona, con un arto quasi amputato e con due litri di sangue in meno, Kubica fu operato congiuntamente da equipe chirurgiche sia del nosocomio pietrese sia del San Paolo di Savona.

Poi i primi due mesi di riabilitazione, i più delicati, iniziarono proprio nel centro specializzato di Pietra Ligure. Le fatiche dei team del professor Rossello e Lanza oggi hanno trovato la loro realizzazione: quello che per molti è un miracolo, diversamente da quanto si pensa non accade solo per Kubica, ma si verifica quotidianamente pur con minore impatto mediatico. Il clamore dell’incidente di Robert Kubica aveva portato giornalisti di molte nazioni a stazionare per settimane davanti all’ospedale pietrese. Oggi i riflettori si sono riaccesi, mostrando i risultati delle tecniche mediche e della professionalità che la Liguria e il Savonese sono in grado di mettere a frutto, nei piccoli e grandi casi.

Kubica riparte dal punto in cui si era fermato, il rally. Dopo diciotto mesi di sofferenze superate con abnegazione torna al volante, senza occhio al cronometro, ma per riprendere possesso della passione e dello sport che la fatalità di quel 6 febbriaio gli avevano strappato, in attesa del gran ritorno in Formula 1. Il ringraziamento all’ospedale Santa Corona è un vanto di cui si può fregiare il sistema sanitario provinciale savonese, in un momento in cui la minaccia dei tagli mette in forse un patrimonio di competenze e di eccellenze spesso dimenticate, ma da sempre presenti e vive al di là del tam tam mediatico.

Al rally Gomitolo della Lana Kubica è risultato vincente nella prima prova speciale della domenica, la “Romanina”, precedendo Bergo e Uzzeni di 11 e 13 secondi rispettivamente. Si è poi ripetuto anche nella seconda e nella terza speciale portando il suo vantaggio a 42 secondi.

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