Cronaca

I lavoratori della Scavo-Ter si mobilitano, il presidente Donato Fotia: “La società chiede solo di poter lavorare”

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Savona. Un gruppo di lavoratori della Scavo-Ter si presenterà domani davanti agli uffici della ditta in via Braja, a Savona, per una manifestazione di protesta. Nonostante i cantieri del Fotia Group siano stati divincolati dall’eventualità della confisca, l’operatività non è ancora ripresa: da qui la lamentela dei cassintegrati che vogliono tornare in attività. Oggi una cinquantina di lavoratori si sono riuniti in assemblea spontanea. Sono stati infatti messi in cassa integrazione a rotazione a causa della diminuzione delle commesse che ha interessato il settore negli ultimi mesi.

Racconta un dipendente: “E’ la prima volta da tanti anni che siamo costretti ad un fermo produttivo. Fino a poco tempo fa non riuscivamo a finire un lavoro che già se ne iniziava un altro”. La società (che ha un giro d’affari di 10 milioni all’anno), coinvolta nelle note vicende giudiziarie, ha immediatamente registrato i contraccolpi sulle maestranze.

Il Tribunale di Savona ha respinto la richiesta avanzata dalla Direzione Investigativa Antimafia sulla confisca dei beni di alcuni componenti della famiglia Fotia. I lavoratori vorrebbero subito riprendere il lavoro nei cantieri.

“Certamente – afferma Donato Fotia, presidente della Scavo-Ter – se un’istituzione dello Stato ipotizza inquadramenti soggettivi allarmanti nei confronti dei vertici di un’impresa, la cosa non resta senza conseguenze. Anche se il giudice ha riconosciuto che la società ha sempre operato con regolarità incrementando nel tempo il suo fatturato, finanziandosi tramite il sistema bancario e adempiendo sempre ai suoi obblighi verso dipendenti, fornitori e committenti, il danno di immagine non si riassorbe immediatamente”.

“La Scavo-Ter chiede solo di poter lavorare con la professionalità e la capacità tecnica che ne ha da sempre caratterizzato l’attività, e che le è da tutti riconosciuta” conclude il presidente della società. Stesso auspicio dei dipendenti, che domani si riuniranno per una mobilitazione che probabilmente vedrà coinvolti anche i fornitori della Scavo-Ter, a loro volta danneggiati dalla paralisi economica provocata dalle procedure giudiziarie.

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