Politica

Finale, inquinamento torrente Pora: incontro con Legambiente, albergatori e bagni marini

giovanni ferrari

Finale Ligure. Si è svolto un incontro presso il Comune di Finale Ligure per fare il punto sull’inquinamento dei torrenti cittadini e le misure da mettere in campo per correre ai ripari. Alla riunione hanno partecipato il vicesindaco Giovanni Ferrari, il presidente di Legambiente Liguria Santo Grammatico, il presidente del circolo di Legambiente Arene Candide Sergio Uras, le associazioni di categoria degli albergatori finalesi rappresentati da Lorenzo Carlini e dei bagni marini rappresentati da Mauro Rebonato.

L’obiettivo principale era quello di trovare una linea comune di verifica e monitoraggio sulla situazione del torrente Pora, risultato inquinato dalle ultime analisi di Goletta Verde in Liguria.

“Le analisi di Goletta Verde hanno confermato in Liguria problematicità legate alla presenza di inquinamento microbiologico alle foci dei torrenti analizzati; queste molto probabilmente sono dovute a scarichi fognari o a malfunzionamenti della rete – hanno rimarcato i rappresentanti di Legambiente – Goletta Verde non dà patenti di balneabilità, ruolo che spetta ad Arpal e, comunque, complessivamente le acque del nostro mare hanno un buon profilo qualitativo”.

“Per tutelare le acque di balneazione Legambiente chiede alle amministrazioni e ai manutentori delle reti fognarie di vigilare ed indagare affinchè si individuino gli scarichi non autorizzati, spesso di piccole entità, ma evidentemente molto diffusi” ha evidenziato Grammatico.

Anche le associazioni di categoria congiuntamente si dichiarano che consapevoli dell’importanza della qualità delle acque, e quindi dei torrenti che sfociano nel mare; si mettono a disposizione attraverso i laboratori di analisi, accreditati, che collaborano con loro, per coadiuvare le azioni che il Comune intraprende.

Il vicesindaco Ferrari ha sottolineato, che a seguito dei risultati ottenuti dalle analisi di Goletta Verde, gli uffici hanno tempestivamente dato mandato ai tecnici di fare le verifiche del caso ed il dovuto monitoraggio. Tutti i soggetti riuniti si sono trovati concordi nella consapevolezza che occorre proseguire la collaborazione per la tutela del patrimonio che le acque rappresentano.

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