Cronaca

Cadavere in mare, ritrovati in casa i gioielli di Deresa Busu: perde credibilità la pista della rapina

Savona. Sono stati ritrovati i gioielli di Deresa “Busu” Bizunesh, la sessantenne il cui cadavere è affiorato l’8 settembre scorso nel mare di Vado Ligure a circa 600 metri da riva. Non è stato però il mare a restituirli, ma gli inquirenti li hanno trovati nella casa della donna a Caraglio dopo un nuovo sopralluogo. Il ritrovamento degli effetti personali di Deresa Busu, ai fini dell’indagine, è una svolta importante perché permette alla Procura di escludere una delle ipotesi che erano state avanzate sulla morte sua morte, ovvero quella della rapina.

Il fatto di aver trovato i gioielli, tra cui la collanina e gli anelli che la donna indossava sempre, nel suo appartamento porta ad escludere che la sera in cui morì Deresa Busu sia stata aggredita da qualcuno interessato ai preziosi. Nonostante questo sviluppo resta fittissimo il mistero sulla morte della sessantenne di Caraglio e tutte le piste sono ancora aperte dall’omicidio al suicidio, ma senza escludere nemmeno l’ipotesi dell’incidente. Gli unici punti fermi restano le scarpe della donna lasciate sulla panca di legno della spiaggia libera delle Fornaci di Savona, la testimonianza del tassista che l’ha accompagnata da Cuneo a Savona e quelle degli esercenti e cittadini che quella sera l’hanno vista, da sola, sulla passeggiata. Anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza delle banche hanno ripreso Deresa Busu camminare senza nessuno vicino.

Resta quindi da capire perché la donna sia arrivata a Savona. Doveva incontrare qualcuno? Voleva suicidarsi in mare? Oppure voleva solo vederlo da vicino e, una volta arrivata a Savona, ha fatto un incontro sbagliato? Interrogativi che, per ora, continuano a restare senza risposta.

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