Boissano. Si indaga sull’ipotesi di omicidio: ci sarebbe infatti la mano di qualcuno dietro alla caduta e alla morte di Abdellatif Lankhantar, il ventiseienne marocchino che lunedì mattina è stato trovato senza vita in una fascia agricola di Boissano. Il cadavere dell’operaio, regolare in Italia, era stato rinvenuto dai proprietari del terreno ed erano scattati gli accertamenti dei carabinieri.
Ora si moltiplicano i possibili risvolti dell’indagine per capire cosa sia successo nella notte tra domenica e lunedì in via Morette, a ridosso di una scarpata. Il corpo è stato trovato riverso a pancia in un giù e vicino ad un tronco d’albero, sul quale il nordafricano avrebbe potuto sbattere la testa. L’esame autoptico effettuato al Santa Corona dal medico legale Marco Canepa ha rilevato che il giovane è morto per cause violente.
E’ possibile che Lankhantar sia stato spintonato al di sotto della sede stradale e, ruzzolando in fondo, abbia picchiato la testa contro l’albero che gli sarebbe stato fatale. I traumi facciali – secondo l’autopsia – sono compatibili con l’impatto avvenuto con il terreno, ma non si esclude che possano essere segni di percosse.
Per adesso soltanto un’ipotesi: si tratta ancora, per gli inquirenti, di ricostruire le ultime ore di vita dell’operaio. Prima del decesso potrebbe avere avuto un incontro con qualcuno e una lite. Un residente della zona, in particolare, ha riferito di aver sentito urla in piena notte.