Al via il Consorzio dei centri salute: “La strada maestra per riorganizzare la sanità sul territorio”

Savona. “E’ una tappa fondamentale quella odierna perché nasce ufficialmente il Consorzio che unisce i sette centri salute della provincia di Savona. Sarà lo strumento per attuare la nota delibera della Regione, del marzo 2012, che individuava il modello dei centri come via sperimentale per ottimizzare, cambiare e riorganizzare le cure primarie sul territorio”.

Così il presidente della nuova aggregazione e precursore con Alassio Salute, Francesco Bogliolo, presenta il Consorzio Savona Salute che coinvolgerà 70 medici di famiglia, per un totale di circa 100 mila pazienti. L’incontro si è svolto presso l’Unione Industriali di Savona, con la partecipazione del direttore generale dell’Asl 2, Flavio Neirotti, Ugo Trucco, Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Savona, e dello stesso dottor Bogliolo.

Il servizio integrato, primo e unico in Italia, potrà offrire continuità assistenziale 12 ore al giorno per tutti i giorni dell’anno attraverso accordi in partnership tra Asl e Comuni.

“Abbiamo tutte le buone intenzioni per imprimere una svolta epocale – sottolinea il dottor Bogliolo – Ora ci sono anche le radici per farlo e questa è la strada maestra: da dieci anni mettiamo in pratica questo nuovo modo della prestazione sanitaria”.

All’interno del consorzio i sette centri salute che dal 2004 operano in provincia: Alassio, Albenga, Loano, Pietra Ligure, Finale Ligure, Savona e Cairo Montenotte.

“Con questo strumento saremo pronti per concretizzare l’innovazione. Si parte con un insieme di regole all’interno del quale lavoreranno in sinergia l’azienda sanitaria, i professionisti e i medici dell’ospedale. Ma mi auguro anche che vi sia anche un ruolo dei media, perché le persone devono riacquisire fiducia nella sanità locale e della provincia. Occorre impare in modo nuovo a riutilizzare i servizi che purtroppo nei prossimi mesi saranno meno” conclude Francesco Bogliolo.

Il manager dell’Asl Savonese, Flavio Neirotti, evidenzia: “Questa sperimentazione gestionale ci permetterà di essere più fluidi e dinamici nei rapporti con i medici di famiglia, almeno quelli operativi nei centri salute. Le eventuali difficoltà, così, possono essere superate velocemente. Attraverso il Consorzio andiamo ad integrare l’offerta ospedaliera”.

“Non sono medici privati, ma in convenzione: il nostro obiettivo e quello della Regione è che diventino centri di responsabilità aziendale dell’Asl, quindi con budget, compiti e doveri. Questo ci permetterà di sopperire ai tagli sofferti con la spending review” conclude Neirotti.

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