Cronaca

Vado, destino Sanac legato all’Ilva: a rischio cento lavoratori

Ilva Genova

Vado Ligure. Preoccupazione alla Sanac di Vado alla notizia dello stop produttivo dell’Ilva di Taranto. L’effetto domino potrebbe avere conseguenze disastrose: si fermeranno anche gli stabilimenti di Genova e Novi Ligure. Il sito vadese, che fa parte del Gruppo Riva e rifornisce la fabbirca tarantina di refrattari per l’altoforno industriale, subirà ripercussioni.

“E’ a rischio il futuro di almeno 90 famiglie. I dipendenti di Sanac sono complessivamente 99 e tra loro anche una decina di interinali e ben tre cassaintegrati dell’Ilva. Se non si dovesse trovare un accordo a livello nazionale per lo stabilimento di Taranto, si profilerebbe purtroppo un percorso sindacale difficilmente prevedibile con la possibilità concreta della cassa integrazione in un momento sempre più drammatico per l’economia vadese e savonese. Abbiamo ancora negli occhi le chiusure di queste settimane di Ocv e Vetrotex” hanno affermato gli esponenti della Femca–Cisl.

La Cisl regionale ha invitato l’Ilva a “garantire tutti gli investimenti necessari a realizzare la compatibilità necessaria per proseguire quella produzione siderurgica”. Lo scrivono in una nota i segretari Cisl Antonio Graniero e Sergio Migliorini. I due segretari invitano anche il governo ad affermare “la propria titolarità nella garanzia dell’ambiente, delle scelte di politica industriale e di garanzia degli accordi raggiunti sul risanamento dello stabilimento di Taranto”.

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