Cronaca

Un’indennità per l’assistente sociale che fu aggredita in ufficio: Veronica Meinero riconosciuta vittima del dovere

Cairo M. Aveva chiesto garanzie per il suo futuro. Ora Veronica Meinero, 28 anni, l’assistente sociale di Cairo che il 21 febbraio del 2011 aveva subito una brutale aggressione da parte di Josè Francisco Galvis Formica (un cinquantenne italo-colombiano che da tempo era seguito dagli operatori cairesi), può contare su un punto fermo dal quale ripartire. La ragazza ha infatti ottenuto dalla direzione centrale per i diritti civili del Ministero dell’interno il riconoscimento dello status di vittima del dovere.

Un provvedimento che farà percepire a Veronica, che nell’aggressione era rimasta ferita in modo grave alla testa, al collo e ad un braccio da tanto da vedersi riconosciuta un’invalidità permanente del 48 per cento, un vitalizio di duemila euro al mese. Un aiuto che certamente non potrà mai farle dimenticare quello che ha vissuto, ma che potrà rappresentare una garanzia in più per il suo futuro.

E’ stati il Comune di Cairo a portare avanti la pratica su istanza del legale della vittima Paolo Nolasco. Dopo diversi mesi di rianimazione e riabilitazione Veronica Meinero era tornata al suo posto di lavoro sempre alle dipendenze della cooperativa “Lanza del Vasto”, stavolta con mansioni di “back office” nel quale non è obbligata ad avere un contatto diretto con il pubblico.

Dopo il rientro al lavoro era già arrivato il rinnovo del contratto che aveva restituito all’assistente sociale un po’ di serenità. Adesso, con la notizia dell’indennità, Veronica Meinero potrà cercare di scrivere davvero la parola fine su un terribile capitolo della sua vita e cercare di ricominciare a pensare al futuro.

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