Economia

Regione, urbanistica: nuova Vas con semplificazioni per i Comuni

Raffaella Paita

Regione. “Dopo anni siamo riusciti ad approvare, in tempi record, un provvedimento importante come la Vas, la Valutazione ambientale strategica, tagliata sulla Liguria che prevede una serie di semplificazioni per i Comuni, oltre al coinvolgimento dei vari portatori di interesse nella pianificazione generale del territorio”.

Lo hanno dichiarato all’unisono al termine dell’approvazione in consiglio regionale della legge sulla Vas, la vicepresidente e assessore all’urbanistica Marylin Fusco e gli assessori all’ambiente e alle infrastrutture Renata Briano e Raffaella Paita.

“Siamo soddisfatte che sia stata accolta la proposta della giunta e ringraziamo tutte le forze politiche che hanno collaborato alla sua approvazione – hanno detto i tre assessori – Si tratta di un provvedimento che vuole prevenire i conflitti che spesso si generano sui piani strategici e dove l’ambiente è preso in considerazione contestualmente all’elaborazione dei dati. In questo modo i piani strategici verranno valutati a priori in un’ottica di compatibilità ambientale, consentendo così di superare i conflitti”.

Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio regionale con 23 voti a favore, 1 contrario (Melgrati del Pdl) e 10 astenuti (centro destra). Matteo Rossi (Sel), presentando il documento in aula, ha dichiarato: “E’ stato effettuato un approfondito esame in VI Commissione, competente nel merito, che si è tradotto anche nella formulazione di numerosi emendamenti al testo del provvedimento, frutto dell’assorbimento di una parallela proposta di legge”. E ha spiegato: “Ricordo che l’intervento normativo è finalizzato a predisporre una disciplina regionale organica ed esaustiva in materia di valutazione ambientale strategica, in conformità alla normativa comunitaria e nazionale, e auspico – ha concluso – che il disegno di legge, approvato a maggioranza dalla VI Commissione consiliare, possa ottenere il consenso dell’Assemblea”.

Matteo Rossi, prima del voto in aula, ha rimarcato l’importanza dell’articolo 11, fortemente contestato dalla minoranza, che consente “all’autorità competente, su richiesta dei comuni interessati e delle associazioni ambientaliste (…) lo svolgimento di una inchiesta pubblica per l’esame del rapporto ambientale, dei pareri forniti dalle pubbliche amministrazioni e delle osservazioni del pubblico: “Questa non è una legge che blocca lo sviluppo o alimenta conflitti , ma è un importante strumento di partecipazione e chi non la vota significa che non sa cogliere questa opportunità”.

Maurizio Torterolo (Lega Nord): “Non c’è dubbio che il provvedimento legislativo che oggi andiamo ad approvare è assolutamente necessario e questo sia da un punto di vista strettamente legislativo che da quello sostanziale e di merito. Il decreto che, recependo la direttiva europea, ha previsto l’introduzione della VAS nel nostro ordinamento è del 2006, quindi già troppo tempo era passato. Per quanto attiene alla sostanza di ciò che sta dietro a quanto andiamo ad approvare, devo dire che, sebbene con alcune riserve, condivido lo spirito della normativa comunitaria. Il mio approccio a questo disegno di legge è stato criticamente collaborativo, proprio perché ritengo che questa sia una legge molto importante per i nostri territori che, però, potrebbe nascondere, come in parte fa, dei problemi gravi, consistenti in eccesso di vincoli e controlli che andrebbero definitivamente a bloccare l’attività edilizia della nostra regione. Non sono soddisfatto, inoltre, dello spirito che ha animato una parte della sinistra che ha interpretato strumentalmente questo passaggio legislativo, inserendo come emendamento finale l articolo 10 bis (nel testo definitivo è diventato articolo 11) che stabilisce l’obbligo di assentire agli atti amministrativi il parere delle associazioni ambientaliste”.

Marco Melgrati (Pdl), che ha votato contro il provvedimento, ha dichiarato: “In un momento difficile per il settore dell’edilizia, gravata da una crisi senza precedenti, all’interno della crisi più grande che ha colpito un intero continente, l’Europa, e che ha portato e che porterà nel breve alla chiusura di molte aziende del settore, questa legge, necessaria per superare la procedura di infrazione comunitaria, e comunque conforme alla direttiva comunitaria, va comunque ad aggravare i tempi e i modi di approvazioni dei progetti, delle proposte varianti ai Piani Urbanistici Comunali e ai Piani Regolatori precedenti al 2004”. In particolare Melgrati ha puntato l’indice contro l’emendamento approvato dalla commissione che ha preso corpo nell’articolo 11 della legge stessa: “Per noi si tratta di uno strumento che definiamo perverso, perché mina in maniera definitiva, in nome di un populismo becero e ispirato dal movimentismo a “cinque stelle e strisce” che rischia di scavalcarla nel consenso elettorale, il concetto di rappresentanza e di potere di scelta delegata degli eletti”.

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