Albisola Superiore. Dopo quasi sette mesi di occupazione della fabbrica è stato rimosso il presidio dei lavoratori alla Fac di Albisola. La decisione è stata presa al termine dell’assemblea dei dipendenti che si è svolta oggi pomeriggio. Circa un centinaio di lavoratori presenti, con la decisione di rimozione presa quasi all’unanimità, con soli tre voti contrari. Fine, quindi, dell’assemblea permanente dei lavoratori. “E’ stata una grande iniziativa sindacale, non se ne vedono tante in Liguria ed in italia…” dice Fulvio Berruti della Filctem Cgil.
“Dopo che abbiamo respinto ogni ipotesi di liquidazione perché non forniva garanzie ai lavoratori e con il via alla procedura fallimentare con la nomina del curatore Rossana Serenella siamo stati coerenti con quanto detto. Certo, è solo un obiettivo minimo. Ora tutto è in mano ad un soggetto terzo, con la speranza di trovare una prospettiva industriale per il sito albisolese. Per questo la mobilitazione della Fac continua”.
Per la prossima settimana è già stato richiesto all’assessore regionale Enrico Vesco ed al sindaco Franco Orsi, con l’obiettivo di far sedere attorno al tavolo anche il curatore fallimentare. “Peccato per la rottura tra Cgil e Cisl da una parte e la Uil, inutile negare che siamo partiti assieme nella battaglia ma ci siamo divisi strada facendo…” conclude Berruti.
Il segretario della Fim Cisl, Giorgio Cepollini, ha spiegato in questi termini la decisione dei lavoratori: “Con la dichiarazione di fallimento da parte del tribunale di Savona per un buco da 12 miliardi di euro lasciato dalla proprietà, ci sono gli obiettivi minimi che avevamo richiesto e per questo abbiamo tolto il presidio. Ora comincia un’era nuova senza più un cordone ombelicale con la vecchia proprietà”.
Una divisione sindacale confermata anche dall’esponente della Uilm e della Rsu sindacale Alessandro Milanesi: “Una assemblea che ci ha portato dove? Alla procedura fallimentare che apre uno scenario di incertezza, per questo abbiamo presentato una istanza, proprio a tutele del lavoro e della produzione. Quando abbiamo cercato di far capire che assieme al liquidatore si potevano trovare nuovi soggetti industriali significava la possibilità di dare continuità produttiva senza togliere macchinari o altro ancora dalla fabbrica…Ora vedremo cosa potrà accadere. E’ certo che, vista la situazione, è necessario mettere le polemiche alle spalle e valutare compiutamente, anche con le istituzioni, possibili acquirenti o soggetti interessati a non disperdere il patrimonio della Fac”.