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Battaglia pro-Istituto comprensivo Spotorno e chiusura scuola primaria di Vezzi: “Si fanno figli e figliastri?”

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Vezzi Portio. Un’amministrazione comunale che farebbe “figli e figliastri” e che sarebbe colpevole di non aver mosso un dito per salvare la propria scuola primaria, chiusa nel giugno scorso. Una mancanza che salterebbe ancora più all’occhio adesso, nelle giornate in cui il sindaco si mostra in prima linea nella battaglia per la salvezza dell’istituto comprensivo di Spotorno. Un impegno che, alcuni genitori degli alunni della primaria, avrebbero voluto riscontrare anche per la scuola frequentata dai loro figli.

“L’amministrazione comunale di Vezzi Portio è scesa in campo, a fianco delle amministrazioni di Spotorno e Noli, partecipando al Consiglio Comunale congiunto del 28 agosto scorso, per scongiurare l’accorpamento dell’Istituto Comprensivo di Spotorno a quello di Vado Ligure – è la premessa di Felice Rocca e Rossana Bassoli, in rappresentanza dei genitori della scuola chiusa a giugno – Inspiegabilmente però tanta solerzia l’amministrazione di Vezzi Portio non l’ha dimostrata per tentare di salvare la propria scuola primaria che è stata chiusa nel giugno scorso”.

“Non solo non ha appoggiato ufficialmente i genitori degli alunni che hanno presentato privatamente ed a loro spese, un ricorso al TAR Liguria, ma neppure è stato convocato alcun consiglio comunale al riguardo, né è stata presa alcuna iniziativa – continuano –
Stupisce tanta inerzia per la scuola del proprio territorio e tanta sollecitudine per l’istituto comprensivo di Spotorno, di cui Vezzi Portio fa sì parte, ma che non si è certo prodigato nei mesi scorsi per evitare la chiusura della pluriclasse di Vezzi”.

“Stupisce altresì che per salvare il suddetto istituto ora si faccia leva sul fatto che il Comune di Vezzi Portio è totalmente montano. Solo pochi mesi fa invece, quando si chiedeva agli amministratori se Vezzi fosse oppure no comune montano, per un’eventuale deroga al numero minimo di iscritti per il mantenimento della pluriclasse, la risposta era negativa, in quanto, dicevano, il nostro comune non ha la percentuale di territorio richiesta dalla legge per essere considerato tale. Ora improvvisamente è interamente montano”.

“Agli occhi di noi genitori l’amministrazione di Vezzi Portio ha deciso di difendere una ‘poltrona’, seppure importante, invece di difendere un servizio essenziale per la sopravvivenza di qualsiasi comunità. Speriamo almeno che tale solerzia sia messa al servizio dell’organizzazione di un servizio decente di trasporto degli alunni, fra pochi giorni, all’inizio dell’anno scolastico, nella malaugurata ipotesi che il TAR confermi la chiusura della Scuola di Vezzi Portio” concludono Rocca e Bassoli.

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