Albenga, scatta il giro di vite del Comune contro le false residenze

Albenga - municipio comune

Albenga. Una crociata del Comune di Albenga contro le false residenze. In tema di lotta all’evasione fiscale, l’amministrazione comunale ingauna è stata tra le prime del savonese a sottoscrivere un protocollo di intesa con l’Agenzia delle Entrate, e ha incentivato la partecipazione del proprio personale ai corsi di formazione organizzati dalla Direzione Regionale delle Entrate in collaborazione con la Guardia di Finanza.

Su indirizzo del Comune, è stato istituito e mantenuto – nonostante la normativa vigente non lo ritenga obbligatorio – il Consiglio Tributario, organismo collegiale che svolge funzioni di natura consultiva, propositiva e di indirizzo in materia di contrasto all’evasione fiscale. Per rendere più incisiva l’attività di accertamento sull’intero territorio, è stato altresì costituito il Nucleo di Polizia Tributaria della Polizia Municipale.

L’Ente si è ultimamente dotato di un software modulare che consente di analizzare ed incrociare le informazioni contenute in diverse banche dati, dalle dichiarazioni dei redditi ai contratti di locazione fino ai consumi delle utenze dei servizi di rete, per verificare la posizione reale di ciascun cittadino facendo emergere più facilmente evasori totali o parziali.

“Con il sistema dei controlli incrociati si punta ad elevare la quantità delle ispezioni”, spiega Ubaldo Pastorino, Assessore a Bilancio, Finanze e Tributi del Comune di Albenga, “posto che ottimi risultati si sono avuti dal meritevole impegno quotidiano degli uffici finalizzato, in ultima analisi, alla tutela del cittadino onesto”.

“Attualmente”, prosegue, “i controlli della linea accertativa dell’Area Finanziaria-Tributi sono concentrati sul settore immobiliare con una serie di verifiche volte a scoprire le ‘residenze fittizie’: immobili utilizzati per brevi periodi, ma dove risulta residente almeno una persona, che beneficiano illegittimamente delle agevolazioni fiscali previste per l’abitazione principale, tra l’altro sovente locati in nero provocando un duplice danno erariale. Con l’anticipazione in via sperimentale dell’Imu, che comprende anche una quota d’imposta da versare allo Stato, la necessità di far emergere le violazioni alle norme è pressante, e anche per la Tarsu è in programma una nuova attività di analisi che porterà alla luce posizioni non dichiarate da regolarizzare”.

“La lotta all’evasione fiscale è, soprattutto in questo periodo di ristrettezze, indispensabile per far fronte all’erogazione dei servizi ed è essenziale che ogni cittadino contribuisca in base alle proprie capacità; l’obiettivo da raggiungere è tassare in modo equo evitando di far gravare l’aumento della pressione fiscale sul contribuente che onestamente paga; ‘pagare tutti per pagare meno non deve restare un comune modo di dire, deve diventare una realtà” conclude l’assessore Ubaldo Pastorino.

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