Politica

Polemica su “Festa dei Popoli”, Tealdi (“Albenga è”): “Commercianti ingannati”

tealdi albenga

Albenga. “Da qualunque punto di vista si affronti la genesi organizzativa della ‘festa dei popoli’ della Lega Nord del primo settembre sul Viale Martiri di Albenga, diversi aspetti non possono che trovarci perplessi” a dirlo è Daniele Tealdi di “Albenga è”, che interviene sulle polemiche relative alla manifestazione leghista che avrebbe fatto storcere il naso a molti commercianti del viale, che si sarebbero sentiti coinvolti a loro insaputa in una festa politica, e a cui ha risposto il segretario cittadino del partito del Carroccio, che ha parlato dell’assoluta libertà di partecipare o meno alla sua organizzazione.

“Nessuno mette in dubbio l’assoluta libertà di qualunque partito, movimento o associazione di organizzare manifestazioni e feste ricreative propagandistiche – continua Tealdi – Quello che stupisce è che il Comune conceda per una manifestazione ovviamente di parte l’utilizzo, con conseguente chiusura del transito automobilistico, del viale principale della città. Cittadini con diversi orientamenti e non interessati a tale manifestazione potrebbero infatti trovarlo lesivo e fastidioso. Molto più corretto sarebbe stato mettere a disposizione Piazza Europa senza quindi creare disagio al traffico e disappunto nella cittadinanza di orientamento non leghista”.

“A questo fatto si aggiunge poi il coinvolgimento senza alcun dubbio opaco dei commercianti del viale che sono stati coinvolti in quella che per settimane hanno creduto fosse una manifestazione turistica come altre organizzate durante l’estate – continua il rappresentante di “Albenga è” – Una manifestazione quindi apolitica. Salvo poi trovarsi, con enorme stupore e grande disappunto, accostati ad una festa di partito e quindi in ultima analisi strumentalizzati”.

“E qui subentra un altro problema. Decisamente più grave e preoccupante. Se da un lato emerge infatti il grande fastidio dei commercianti – fastidio che si può definire rabbia – per essere stati ingannati per giorni e giorni (a precise domande se si trattasse di una festa partitica è stato precisamente risposto di no a diversi di loro salvo poi scoprire la verità solo al momento di ricevere la locandina da affiggere) dall’altro lato emerge il timore palpabile ad esprimere a voce e testa alta il proprio disappunto”.

“Questo clima di ‘timore’ da parte di diverse categorie cittadine, ormai decisamente palpabile da diversi mesi, a protestare e a dissentire dalle scelte di una certa parte dell’amministrazione, è senza dubbio un grave indice di scollamento tra la città e questa stessa parte dell’amministrazione. La sensazione che in caso di critica la reazione da parte dei criticati possa essere sproporzionata pervade diverse categorie di cittadini. E questo è intollerabile. Non sempre chi protesta ha ragione. Ma il semplice fatto che tema, protestando, di poter subire delle conseguenze, vere o presunte, è forse la più grave dimostrazione del fallimento del governo del sindaco Guarnieri” conclude Tealdi.

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