Cronaca

Ritrovamento di Francesco Landi, nelle prossime ore l’artigiano sarà interrogato dal gip: forse chiarirà i motivi della sua fuga

Savona. Dovrebbe essere interrogato domani mattina Francesco Landi, l’artigiano edile di 65 anni scomparso dalla sua casa in via Calamaro a Savona il 19 giugno scorso e ritrovato giovedì sera a Napoli, che ora è in carcere a Napoli con l’accusa di tentata estorsione. Secondo quanto accertato dagli uomini della squadra mobile della Questura di Savona, infatti era proprio lo stesso Landi l’autore delle telefonate al figlio, tre in tutto, nelle quali è stato chiesto di pagare un riscatto di 30 mila euro per rivedere l’uomo.

Il figlio dell’artigiano, Gabriele, aveva immediatamente segnalato alla polizia di aver ricevuto delle richieste di riscatto, ma sulle prime si era pensato ad un’azione di sciacallaggio. Invece le indagini degli agenti savonese, supportati dai colleghi napoletani e romani, hanno portato a scoprire che a telefonare era prorio lo stesso artigiano scomparso che è stato bloccato prima che tentativo di estorsione si concretizzasse. Nella terza telefonata, giovedì, Francesco Landi, fingendosi il sequestratore, aveva infatti chiesto al figlio di portare la somma di denaro quella sera stessa a Genova: la polizia lo ha intercettato prima che la consegna potesse avvenire.

Accompagnato in Questura a Napoli Francesco Landi è quindi stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria ed accompagnato in carcere. Secondo quanto trapelato finora, quando è stato bloccato dagli agenti, l’artigiano avrebbe già ammesso di essere l’unico responsabile di questa messa in scena e di averlo fatto per problemi economici. Una situazione di crisi legata al lavoro della quale, prima che sparisse di casa, nemmeno i famigliari sapevano nulla.

Risposte più precise sul perché di questo gesto potrebbero arrivare dallo stesso Landi già domani mattina quando dovrebbe essere interrogato dal gip di Napoli. L’artigiano sarà assistito dagli avvocati Gabriele Vercelli e Paolo Foti.

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