Cronaca

Paziente morì dopo un intervento eseguito in laparoscopia: nuova inchiesta coinvolge il dottor Piccardo

Andrea Piccardo

Savona. Un intervento per l’asportazione di un’ernia ietale in laparoscopia che non avrebbe dovuto presentare particolari complicazioni. In seguito all’operazione eseguita nell’ospedale di Savona dall’equipe del dottor Andrea Piccardo invece una paziente di 69 anni, Anna Maria Franzone, genovese, dopo due mesi di agonia, è deceduta a causa di un’infezione. Sulla vicenda è stata aperta un’indagine che all’inizio è stata seguita dalla Procura di Genova, ma ora, per competenza, è arrivata in quella savonese. Nel mirino dei magistrati è così finito l’operato del dottor Piccardo (nei confronti del quale in passato sono già stati aperti procedimenti per casi simili) che ha eseguito l’intervento sulla signora Franzone.

La paziente era stata operata, con tecnica laparoscopica, il 21 settembre del 2010 a Savona. Nonostante l’intervento fosse stato giudicato riuscito, la signora – come raccontano i famigliari – aveva iniziato ad accusare una serie di disturbi tanto che faticava a nutrirsi ed era rimasta ricoverata in terapia intensiva per molti giorni. Il 10 ottobre anche se le sue condizioni non erano ancora migliorate Anna Maria Franzone era stata trasferita dal nosocomio savonese a quello cairese dove avrebbe dovuto affrontare un percorso riabilitativo. Qui la signora era rimasta ricoverata per sette giorni per poi essere dimessa e rimandata a casa.

Vedendo che le condizioni della madre continuavano a peggiorare i figli avevano deciso di accompagnarla, il 4 novembre del 2010, all’ospedale di Villa Scassi a Sampierdarena dove la signora purtroppo era deceduta il giorno dopo. I medici del nosocomio genovese, volendo vedere chiaro sulla morte della donna, avevano così disposto l’autopsia. Dall’esame autoptico era emerso che la signora Franzone era stata stroncata da una terribile infezione mediastinica insorta – questa l’ipotesi accusatoria – proprio in seguito all’intervento eseguito dal dottor Piccardo. Di lì l’apertura dell’inchiesta ed una prima perizia medica che sembra aver confermato questa tesi, poi il trasferimento del fascicolo a Savona.

Adesso nell’ambito del procedimento, che vede indagati Piccardo ed altri medici della sua equipe, è stato richiesto un incidente probatorio che sarà discusso davanti al giudice per le indagini preliminari Emilio Fois. Le nomine dei periti che studieranno il caso della signora Franzone dovrebbero essere fatte a settembre.

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