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Niente carrozzina elettrica dall’Asl ai disabili non assicurati, Ciangherotti: “Fare passo indietro, anche per il Ministero è illegittimo”

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Albenga. E’ polemica per la richiesta inoltrata dall’Asl 2 Savonese ai possessori di carrozzine elettriche concesse in comodato d’uso gratuito di stipulare obbligatoriamente una polizza assicurativa. A sollevare il problema è l’assessore Eraldo Ciangherotti: “Nei giorni scorsi, l’Asl savonese aveva inviato una lettera a tutti i pazienti disabili del Distretto Socio Sanitario albenganese ai quali l’azienda sanitaria ha concesso in comodato d’uso gratuito sedie a rotelle e scooter azionati da motori elettrici, per informarli dell’obbligo di stipulare una copertura assicurativa necessaria a garantire lo Stato da eventuali azioni risarcitorie da parte di persone o aziende danneggiate da possibili incidenti causati dalle moto-carrozzine”.

Nella lettera dall’ufficio legale dell’Asl precisavano: “Si rammenta che, nel caso di mancato adempimento a quanto richiesto, il presidio verrà temporaneamente ritirato e sostituito con una carrozzina manovrabile da un accompagnatore”. Il messaggio ha già però mandato su tutte le furie i diretti interessati che, ritenendoci fosse un “evidente profilo di illegittimità”, hanno richiesto all’Assessorato alle Politiche Sociali di Albenga un parere al Ministero della Sanità che, ieri sera, con una nota, ha risposto all’Amministrazione Comunale.

“Il provvedimento ministeriale – si legge nella nota ministeriale – che regolamenta, nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, l’erogazione dei dispositivi e degli ausili tecnici, tra cui le carrozzine a movimentazione elettrica (d.m. 332/1999), prevede, in via ordinaria, che tali ausili siano prescritti da un medico specialista, appositamente autorizzati e successivamente forniti dalla Asl di residenza dello stesso e assegnati in proprietà agli assistiti. Viceversa, l’adozione del comodato d’uso gratuito come formula di fornitura lascia invariato il titolo di proprietà dell’ausilio in capo alla Asl, con conseguenti possibili profili di responsabilità per eventuali danni provocati a
terzi. La richiesta agli assistiti destinatari della cessione dell’ausilio di sottoscrivere una polizza di assicurazione a titolo individuale potrebbe originare proprio dalla volontà di tutelare l’Asl dal rischio di eventi come quello che è stato segnalato dall’articolo di stampa allegato alla nota. La scelta della Asl di avvalersi della facoltà prevista dalla norma citata ‘allo scopo di conseguire economie di gestione’ non può tradursi in un onere imposto agli assistiti, cui il Servizio sanitario nazionale deve garantire la fornitura degli ausili a titolo gratuito”.

“Né si può condividere la soluzione proposta che prevede, in caso di rifiuto dell’utente, la prospettiva, di certo non legittima, di ritiro dell’ausilio fornito. E’ opinione della scrivente Direzione generale del Ministero della Sanità che tale comportamento non sia supportato da previsioni normative, oltre ché censurabile in base ai principi ispiratori del Servizio sanitario nazionale e comunque poco rispettoso nei confronti degli assistiti con disabilità” conclude la nota del Ministero.

Dopo aver ricevuto il parere del Ministero l’assessore di Albenga Eraldo Ciangherotti è partito all’attaco: “Chiedo alla Direzione ASL savonese di ‘ritirare’ immediatamente il provvedimento comunicato, a mezzo lettera, a tutti i disabili ed esecutivo già dal 12 luglio pv, senza più minacciare il ritiro del mezzo in caso di mancata assicurazione entro trenta giorni, perché questa misura, oltre che illegittima, sarebbe una crudele prepotenza contro una determinata fascia di persone, i disabili, da proteggere ed aiutare e non da punire con restrizioni ai limiti della dignità umana”.

Ciangherotti poi chiama in causa il Direttore dell’Asl savonese Flavio Neirotti: “Per tutelare sia l’amministrazione della Asl, sia soggetti terzi eventualmente coinvolti in incidenti derivanti dall’uso degli ausili, perché non prevedere una clausola ad hoc, nel contratto di comodato, da sottoscrivere specificamente da parte del comodatario disabile, con la quale si dichiari il comodante sollevato da eventuali danni causati a terzi dall’uso improprio dell’ausilio medesimo? Attendiamo al riguardo la risposta della Direzione Sanitaria dell’Asl savonese”.

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