Vado Ligure. Nuovo capitolo sulla copertura finanziaria della piattaforma Maersk. Nel corso del Comitato Portuale il presidente Rino Canavese ha annunciato l’arrivo dei fondi del governo necessari all’avvio dei lavori. Il sindaco di Vado, Attilio Caviglia, però anche questa volta frena: “Attendo di leggere il documento nella sua versione applicativa”.
“Il giorno in cui ci saranno effettivamente i finanziamenti lo riconosceremo – spiega il primo cittadino – Ci vuole la certezza assoluta che vi siano e per ora non ci sono i mandati di pagamento. Si tratta di un decreto che sottrae fondi da una parte per impiegarli in un altra, sul quale pende un ricorso. L’iter non è chiuso”.
Già era noto che il Decreto Sviluppo includeva lo sblocco della piattaforma multipurpose della rada vadese, ma l’amministrazione comunale e i comitati anti-container rimangono cauti di fronte agli annunci. Da circa dieci anni si dibatte animatamente intorno alla struttura, nei vari passaggi: dalla Valutazione d’Impatto Ambientale alle autorizzazioni del Provveditorato delle Opere Pubbliche e infine del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Ultimamente l’attenzione si è concentrata sulla tranche di finanziamento governativo, sulla cui certezza non è ancora arrivata la parola finale.
Una settimana fa la visita dell’ambasciatore danese in Italia, Birger Riis Jorgensen, che ha effettuato un sopralluogo nel porto di Vado e nel quartier generale di Maersk. L’obiettivo della visita era quello di appurare di persona il progetto e i lavori propedeutici alla realizzazione della container, sulla quale il colosso danese investe 150 milioni di euro, attendeno i 300 dal governo italiano.