Albenga. Anche il tribunale di Albenga cade sotto la scure della Spending Review e della revisione delle circoscrizioni giudiziarie, che prevede la soppressione delle 220 sezioni distaccate oggi esistenti. Anche la struttura di giustizia ingauna, nonostante il suo 14mo posto per importanza nella graduatoria nazionale e i carici di lavoro che la distinguono, compreso l’ampio bacino d’utenza, è nella lista dello schema di decreto legislativo.
Il consiglio dei ministri ha dato via libera oggi all’unanimità al decreto di attuazione della delega in materia di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Saranno 37 i Tribunali minori soppressi e 38 le Procure di minori dimensioni destinate alla stessa fine. Totale, invece, la soppressione delle 220 sezioni distaccate oggi esistenti. Il risparmio stimato per i prossimi due anni sarebbe di circa 51 milioni e 500 mila euro.
Il provvedimento prevede che personale venga invece interamente riallocato. Il decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie è elaborato dalla guardasigilli Paola Severino per dare attuazione alla delega attribuita al governo dalla legge per la stabilizzazione finanziaria (la 148/2011), approvata dal precedente esecutivo.
“Ai cittadini italiani dico: ci avete chiesto di ridurre la spesa pubblica e di migliorare la giustizia, siete soddisfatti? Io credo che come cittadini italiani dobbiamo essere soddisfatti anche se si devono fare dieci chilometri in più” ha detto stamane il ministro Paola Severino, aggiungendo: “Sarebbe un atto di egoismo, di localismo, voler tenere il tribunale sotto casa pur sapendo che è un ramo secco”.
Ottenuto il via libera del consiglio dei ministri, il provvedimento passa al vaglio delle commissioni parlamentari di Camera e Senato per un parere obbligatorio ma non vincolante e tornerà quindi a Palazzo Chigi per l’approvazione definitiva.
“L’iter è ancora in corso, con il vaglio del Parlamento e del Csm – osserva il presidente dell’ordine provinciale degli avvocati, Fabio Cardone – Il fatto è che mentre per i tribunali più piccoli si è valutato il criterio oggettivo, per le sezioni distaccate non se ne è tenuto conto, preservandone 60 che per importanza e peso si differenziano sul totale di 220. Questo è poco coerente rispetto alla volontà vera di razionalizzazione. Se la corsia preferenziale è applicata ai piccoli tribunali, non si capisce perché non sia lo stesso per le sezioni distaccate meritevoli”.
“Ora è il momento di un intervento deciso dei politici – conclude l’avvocato Cardone – Altrimenti sì che si cade nel campanilismo. Preferirei vedere i parlamentari liguri battersi per salvaguardare il criterio oggettivo. Il tribunale di Albenga, per il suo tipo di lavoro e di utenza, deve sopravvivere”.
Il ministro Severino, al termine del consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, ha sottolineato: “Ho voluto affidare all’iter del Parlamento eventuali ulteriori modifiche”in base a criteri precisi perché non si possa pensare che si è aperto un ‘mercatino’ dei tribunali”.