Cronaca

Don Luciano, domani sarà il giorno del giudizio in Cassazione. Chirivì: “Vizi logici nella sentenza impugnata”

Alassio. “Auspichiamo che la Cassazione accolga almeno uno dei sette motivi di ricorso presentati e che sono relativi alle carenze di motivazione ed ai vizi logici della sentenza impugnata”: a dirlo è l’avvocato Alessandro Chirivì difensore, insieme a Mauro Ronco del Foro di Torino, di don Luciano Massaferro.

Domani, a Roma, presso al Corte di Cassazione, si terrà il terzo grado di giudizio per il processo a carico del parroco alassino condannato in secondo grado a 7 anni e 8 mesi di carcere per abusi sessuali su una minore. Una nuova tappa di una vicenda molto discussa, anche online, dove a tenere alta l’attenzione è il gruppo “Don Luciano libero” nato in difesa del sacerdote, con tanto di blog contenente i documenti relativi all’iter giudiziario.

“Nel processo abbiamo messo in grande evidenza le enormi contraddizioni presenti nel racconto della presunta persona offesa e dato dimostrazione, oltre ogni ragionevole dubbio e con le testimonianze delle persone le cui case sono state visitate, che nella giornata in cui si sarebbero svolti i fatti oggetto del processo Don Luciano non ha nemmeno preso parte alle benedizioni, avendole affidate al viceparroco” insiste Chirivì.

“Su questo punto cruciale delle risultanze istruttorie, non avendo speso nemmeno una parola, la motivazione della sentenza di condanna non è carente o illogica, ma inesistente – sostiene l’avvocato della difesa – E’ dimostrato che il giorno in cui la ragazzina racconta di essere andata con don Luciano a benedire le case, vi fosse un altro parroco, insieme ad un altro bimbo, impegnato in quel compito”. Proprio questo bimbo avrebbe fatto chiarezza su questo punto presentandosi in aula, così come hanno fatto gli abitanti delle case visitate. Il giorno successivo, sarebbe stata la volta del parroco incriminato, insieme ad una bambina diversa da quella che avrebbe subito le sue “attenzioni particolari”. “Abbiamo prove e testimonianze, sulle quali la sentenza non ha speso una parola” conclude l’avvocato Chirivì.

Intanto, ad eccezione delle lettere che, ciclicamente, don Luciano manda ai parrocchiani e che questi pubblicano sul blog a lui dedicato, il sacerdote attende l’evolversi della situazione in silenzio. La lettura del verdetto è attesa per le ore 21. In giornata, a Roma, sono previsti trenta processi nel ruolo di udienza: quello di Don Luciano dovrebbe essere il ventiduesimo.

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